Il 20 novembre rappresenta una data molto importante e celebrata in ogni parte del globo. Si tratta, infatti, della Giornata mondiale dei Diritti del Bambino.
Lo scopo è quello di sensibilizzare le coscienze e di mettere in luce l’ingiusta condizione in cui si trovano molti bambini nel mondo, costretti a vivere senza acqua potabile e senza medicinali per combattere contro malattie che si potrebbero prevenire.
Una condizione resa ancora più grave dai conflitti che stanno dilaniando gran parte del mondo, con i tanti bambini costretti a vivere in contesti di guerra ed emergenza.
Diritti dei bambini: una faticosa conquista
La lotta per la tutela dei minori inizia ben prima della fatidica data in cui l’ONU ha deciso di ratificare quell’importante documento. Già nel 1883 la Gran Bretagna vietò ai bimbi di 9 anni di lavorare in fabbrica, mentre nel 1896 la Germania decise di intervenire contro la violenza familiare nei confronti dei bambini.
Nel 1919 Englantyne Jebb, una vera e propria paladina per i bambini più poveri durante la Prima Guerra Mondiale, scrisse una prima Carta dei Diritti del Bambino, che venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni nel 1924.
Né questo documento, né la successiva Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo del 1959, erano però documenti vincolanti per gli Stati membri dell’ONU. Solo la Convenzione dei Diritti del Bambino del 1989 venne recepita da quasi tutti gli Stati (tranne USA, Somalia e Sud Sudan).
La data del 20 novembre non è stata scelta a caso: coincide infatti con ratifica della carta dei Diritti del Bambino da parte dell’ONU avvenuta proprio il 20 novembre di 34 anni fa, e il 20 novembre si ricorda quell’evento con una giornata dedicata all’informazione e alla riflessione sul tema.
Questa giornata non è solo un momento per festeggiare, ma anche per ricordare ai bambini e agli adulti i diritti essenziali che ogni bambino dovrebbe godere, tra cui il diritto al riposo, al tempo libero, al gioco e ad essere ascoltati.
Per commemorare questa occasione, UNICEF Italia ha lanciato l’iniziativa “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate”, focalizzandosi su sei paesi particolarmente colpiti da conflitti e gravi violenze, tra cui Palestina, Ucraina, Siria, Yemen, Sudan e Haiti.
La Presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace, ha dichiarato:
Quest’anno, più che mai, sentiamo forte il bisogno di dedicare la giornata al diritto alla pace. I bambini non hanno alcuna responsabilità nei conflitti e non possono fermarli. Esse hanno solo bisogno di pace. È necessario pertanto che immaginiamo un futuro in cui i bambini possano crescere e realizzarsi.
La Convenzione sui diritti dei bambini: uno strumento di cambiamento
La Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini è incentrata su una Convenzione cruciale che riconosce e afferma i diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici dei bambini e degli adolescenti.
Questa Convenzione, adottata dalla maggior parte dei paesi del mondo, non solo elenca i diritti ma impegna i governi a promuoverli e proteggerli. È un documento che paragoniamo alla Costituzione di un paese, fornendo un quadro di riferimento per garantire il benessere e la protezione dell’infanzia.
Composta da 54 articoli, si divide in tre parti: i primi 41 articoli enunciano i diritti; gli articoli 42-45 definiscono gli organismi preposti al monitoraggio; gli ultimi articoli (46-54) descrivono le procedure di ratifica da parte degli Stati.
I quattro pilastri della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un documento fondamentale nel diritto internazionale, si basa su quattro principi cardine che ne definiscono l’essenza e la portata.
Questi principi rappresentano un impegno globale per la tutela e la promozione dei diritti dei più giovani.
- Uguaglianza e non discriminazione (Articolo 2) Il primo principio sottolinea che tutti i diritti delineati nella Convenzione devono essere accessibili a tutti i minori, senza alcuna forma di discriminazione. Questo include la parità di accesso e opportunità indipendentemente da razza, sesso, lingua, religione, o dalle opinioni espresse dal minore o dai suoi genitori. È un richiamo forte all’uguaglianza fondamentale di ogni bambino e adolescente.
- L’Interesse superiore del minore (Articolo 3) Questo principio stabilisce che in ogni azione legata ai minori, sia essa intrapresa da istituzioni pubbliche o private, l’interesse superiore del bambino deve essere sempre la considerazione principale. Ciò significa che tutte le decisioni, le leggi, i provvedimenti o le iniziative devono mirare prioritariamente al benessere e alla protezione dei bambini.
- Diritto alla Vita, Sopravvivenza e Sviluppo (Articolo 4) L’articolo 4 pone l’enfasi sull’obbligo degli Stati di utilizzare al massimo le risorse disponibili per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo sano dei bambini. Questo comprende non solo la tutela fisica e la salute, ma anche lo sviluppo emotivo, sociale, culturale ed educativo, riconoscendo l’importanza della cooperazione internazionale in questo ambito.
- Ascolto e Partecipazione dei Minori (Articolo 12) Infine, il principio di ascolto attivo dei minori sancisce che i bambini hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni su tutte le questioni che li riguardano. Gli adulti hanno il dovere di ascoltare queste opinioni e di prenderle in seria considerazione, riconoscendo il valore e l’importanza del punto di vista dei minori nei processi decisionali che li influenzano direttamente.
I Diritti Fondamentali dei Bambini
Focalizzandoci sui primi 41 articoli della Convenzione, troviamo alcuni punti chiave che ogni bambino dovrebbe conoscere.
Ad esempio, l’articolo 7 garantisce il diritto all’identità e alla cittadinanza fin dalla nascita, mentre l’articolo 9 tratta dei diritti dei bambini in situazioni di separazione dai genitori, come nel caso di divorzi. L’articolo 13, poi, enfatizza il diritto alla libertà di espressione in varie forme. Questi articoli sono strumenti vitali per aiutare i bambini a comprendere e rivendicare i loro diritti.
La Convenzione, ratificata da quasi tutti i Paesi, sottolinea che i diritti dei bambini devono essere promossi e protetti da tutti, costituendo un impegno globale verso il benessere dell’infanzia. L’Italia ha ratificato questa Convenzione con la Legge numero 176 del 27 maggio 1991, confermando il suo impegno a sostegno dei diritti dei bambini.
Questa fondamentale Carta dei Diritti può essere facilmente reperita sul sito dell’UNICEF. È importante che genitori e bambini la leggano insieme, per avere una piena comprensione dei diritti e delle responsabilità che comporta.
Leggi anche: Manifesto dei diritti naturali dei bambini e delle bambine
Il focus dell’UNICEF Italia sui bambini in zone di conflitto
I dati presentati dal documento “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate” sono allarmanti: oltre 400 milioni di bambini vivono in aree colpite da conflitti. Tra il 2005 e il 2022, si stima che almeno 120.000 bambini siano stati uccisi o mutilati dalle guerre, con una media di quasi 20 vittime al giorno.
Questi conflitti non solo causano perdite umane dirette, ma sono anche la principale causa di bisogni umanitari, con l’80% di queste necessità che scaturiscono dalle guerre.
- Palestina/Israele: Nella Striscia di Gaza, sono stati uccisi 4.609 bambini e oltre 9.000 feriti dal 7 ottobre al 15 novembre. In Israele, 33 bambini hanno perso la vita.
- Ucraina: Oltre due anni di guerra hanno causato la morte o il ferimento di più di 1.750 bambini, con oltre 560 bambini uccisi e quasi 1.200 feriti, principalmente a causa dei bombardamenti.
- Siria: Dopo più di 12 anni di conflitto, 15,3 milioni di persone, tra cui 7 milioni di bambini, hanno bisogno di assistenza.
- Yemen: Oltre 8 anni di conflitto hanno devastato la vita di milioni di bambini, con 21,6 milioni di persone, di cui 11,1 milioni di bambini, che necessitano di assistenza umanitaria.
- Sudan: 24 milioni di bambini sudanesi sono a rischio, con 3 milioni di bambini costretti a sfollare.
- Haiti: Circa metà della popolazione, inclusi quasi 3 milioni di bambini, necessita di assistenza umanitaria a causa di povertà, instabilità politica e rischi naturali.
Le iniziative per la giornata mondiale dell’infanzia 2023
La Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza è un’occasione importante per riflettere sui diritti dei bambini e degli adolescenti e per promuovere la loro tutela. In Italia, in occasione di questa giornata, si svolgeranno numerose iniziative, sia a livello locale che nazionale.
A livello locale, i comuni e le associazioni si mobiliteranno per organizzare eventi e manifestazioni dedicate ai bambini e agli adolescenti. Ad esempio, in molte città italiane si terranno giornate di animazione e gioco, laboratori creativi, spettacoli e concorsi.
A livello nazionale, l’UNICEF Italia ha lanciato la campagna “Go Blue”, che invita le persone a indossare il colore blu, simbolo della pace, il 20 novembre. L’iniziativa è parte di una campagna globale che ha l’obiettivo di promuovere il diritto alla pace per tutti i bambini e gli adolescenti.
In ambito scolastico, UNICEF Italia ha proposto a circa 900 scuole italiane di partecipare al programma UNICEF Scuola Amica dei bambini con attività educative che includono la distribuzione di materiali didattici come il volume “UNICEF Pace libera tutti” e il video di animazione “Combattere i giganti“. Questi strumenti si focalizzano sull’importanza dell’istruzione e sul diritto dei bambini di essere protetti dalla guerra.
A Roma, oggi gli studenti di diverse scuole parteciperanno a un dialogo sul tema “Giovani in rete. Ombre e luci di una generazione interconnessa”. Parallelamente, una puntata speciale del programma Rai YOYO “La posta di Yoyo” vedrà la partecipazione del Portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini, che discuterà i diritti dei bambini con un focus sul diritto alla pace.
In occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, è importante che tutti, adulti e bambini, partecipino a queste iniziative per contribuire a costruire un mondo migliore per tutti i bambini.
Il video della settimana