Le prime paroline di senso compiuto pronunciate da un figlio regalano a mamma e papà una emozione e una gioia senza pari. Dopo lunghi mesi passati a comunicare esclusivamente con pianti, urla, gorgheggi, lallismi, vocalizzi e sorrisini, finalmente il pargolo emette un suono consapevole che lo catapulta, inevitabilmente, in una nuova fase della sua vita. Scopriamo nel dettaglio in che modo i genitori possono stimolare il linguaggio nel migliore dei modi.
Dopo la fase di comunicazione prelinguistica intenzionale, ovvero quella in cui il bambino produce gesti e comportamenti finalizzati a soddisfare i propri bisogno (ad esempio indicare con il dito un oggetto che desiderano) segue, generalmente la fase di acquisizione del linguaggio, che avviene contemporaneamente allo sviluppo cerebrale.
Come aiutare lo sviluppo delle prime parole
In questa particolare fase è fondamentale che il bambino assuma, attraverso l’alimentazione, acidi grassi omega 3, in quanto, agendo sulla fluidità delle membrane cellulari, essi contribuiscono al corretto funzionamento del sistema nervoso, aiutano lo sviluppo delle capacità cognitive e, in generale, provvedono al benessere del cervello.
Oltre all’alimentazione è anche importante che il bambino sia opportunamente stimolato dai genitori: si consiglia in tal senso parlare molto al bambino guardandolo negli occhi (anche nella fasi che precedono l’acquisizione vera e propria del linguaggio), usando un tono di voce sempre pacato e tranquillo. Mentre gli si cambia il pannolino, ad esempio, gli si potrebbe descrivere dolcemente ciò che si sta facendo.
La gioia per la prima parola pronunciata
Infine è bene ricordare che ogni bambino ha i propri tempi e che non bisogna farsi prendere dall’ansia se il cuginetto o il vicino di casa sono stati più precoci del proprio piccolo nello sviluppo del linguaggio.
Una cosa è certa: a prescindere da quando viene pronunciata, la prima parolina del proprio figlio è assolutamente un’emozione indescrivibile, da vivere con entusiasmo insieme a tutta la famiglia. Il bambino, infatti, sarà in grado di percepire la gioia di mamma e papà e sarà orgoglioso del traguardo raggiunto.
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Mio figlio ha 2 anni e mezzo e ancora non dice nemmeno mamma,mi hanno fatto fare innumerevoli visite ma tanto per fortuna lui è a posto,solo un sacco di ansia perché pensi che ci metterà una vita a parlare e speri che sia solo perché lui ha i suoi tempi davvero.
Ha detto bene ogni bimbo hai tempi suoi fatelo capire ai dottori ke seguono degli schemi del cavolo ti fanno preoccupare e vivere con 1 serie di ansie….