Soprattutto durante le festività veniamo letteralmente bombardati da pubblicità che esortano a devolvere una somma X per la ricerca su determinate malattie, per sostenere le associazioni che operano nei paesi sottosviluppati, e così via. Tra queste ci sono anche gli inviti ad adottare un bambino a distanza. Difficile resistere a grandi occhioni di una profondità che lascia senza fiato e che dicono molto più di mille parole.
Difficile, soprattutto quando si hanno dei figli, non immedesimarsi e provare vera sofferenza per quelle piccole creature, e del resto, gli spot, vengono creati in quell’ottica.
Dare un aiuto, laddove si possa, è un gesto encomiabile, ma siamo sempre sicuri della fine che fanno i nostri soldi? Purtroppo no. Esistono tantissimi raggiri in questo settore, anzi, vere e proprie truffe, che vanno non solo a scapito del donatore, ma soprattutto a scapito di quelle associazioni serie che operano con onestà e che a causa di chi non si comporta allo stesso modo, vedono diminuire le donazioni.
Adozioni a distanza sicure, come trovarle
Se si vuole adottare un bambino a distanza, per evitare di incappare in truffe, o comunque situazioni poco cristalline, dobbiamo prendere in considerazione alcuni aspetti. Ecco i principali:
- Tra le associazioni che si occupano di promuovere le adozioni a distanza, non sempre si deve scegliere quella più blasonata o sponsorizzata, se da una parte è vero che ci mettono la faccia, dall’altra devono anche esserci delle garanzie a fronte. Diamo invece la precedenza a quelle associazioni che hanno una buona documentazione sul loro operato, ma soprattutto che consentano, eventualmente, anche di andare a trovare il bambino adottato a distanza. Un’associazione seria, comunque, ove non fosse possibile l’incontro fisico, invia almeno una foto del bambino e mantiene aggiornati i donatori sull’effettivo corso del progetto finanziato dal donatore.
- Un’altra cosa da prendere in considerazione sono le percentuali dei benefici. Per chi non lo sapesse, quando si devolve una cifra a favore dei bambini adottabili a distanza, una percentuale va direttamente ai bambini e alla loro famiglia, una parte va all’associazione. Va da sé che l’associazione che intasca una percentuale pari o maggiore di quella destinata direttamente ai bambini sta solo lucrando.
- Da tenere sotto controllo anche il bilancio sociale dell’associazione, più documentazione si reperisce anche online, più potremo essere certi della serietà dell’ente benefico.
Ci sono tantissime associazioni davvero serie, dobbiamo solo trovarle.
Il video della settimana
Posso confermare l’importanza di affidarsi ad un’associazione seria. Personalmente ho fatto l’adozione con Amref. Li conoscevo già per la pubblicità storica con Giobbe Covatta, e mi sono vista bene il sito e chiesto info ecc. Un’esperienza che ti dà riscontri puntuali e fa sentire coinvolti dà molta soddisfazione.