A dispetto delle informazioni su medicina e salute ormai accessibili a tutti attraverso vari canali (siamo o no nell’era del digitale?), il tabagismo è un fenomeno ancora ben radicato e in Italia si contano 10,9 milioni di fumatori.
Ancor più grave il fatto che – come segnalano recenti studi – l’incontro con il fumo avviene molto precocemente: in Italia l’età media della prima sigaretta è alla soglia dei 18 anni (per la precisione 17,9), ma tanti ragazzini cominciano a fumare addirittura prima dei 13 anni.
Partendo da questi dati, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha lanciato in questi giorni una campagna antifumo appositamente pensata per gli under 14.
L’obiettivo è chiaramente quello di informare sui rischi a medio e lungo termine connessi al consumo di tabacco, evidenziando le conseguenze anche gravi (dalle malattie respiratorie ai tumori polmonari) provocate da quello che erroneamente può essere vissuto come un gesto di emancipazione personale o un modo di integrarsi ed essere accettati nel gruppo.
Come si articolerà questa campagna antifumo per i giovanissimi, che partirà da gennaio 2016?
Al centro delle iniziative ci saranno 100 scuole medie inferiori distribuite sul territorio nazionale, che ospiteranno lezioni frontali e incontri a tema, anche con la presenza di testimonial legati al mondo dello sport e dello spettacolo.
E poi, se si vuol comunicare con i giovani non si possono certo lasciare da parte canali quali app e social network. In questo senso, l’Aiom si è attrezzata a dovere ed è stata messa a punto un’app specifica strutturata sotto forma di quiz. Inoltre, sul sito internet della campagna e sui social network collegati i ragazzi potranno prendere parte al “campionato della salute”, sfidandosi a suon di informazioni sui corretti stili di vita.
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