L’Attaccamento al seno del bambino è un atto naturale, ma che richiede anche un certo grado conoscenze “tecniche”. Sapere come attaccarlo, come staccarlo e come tenerlo in braccio, può fare la differenza tra avere le ragadi oppure no, tra continuare ad allattarlo o meno.
Una buona partenza è senza dubbio l’attaccamento precoce: se messo al seno entro le prime due ore dal parto, si può sfruttare il riflesso di suzione che è innato.
Ma qual è esattamente l’attaccamento al seno corretto per le prime poppate?
Dovete scegliere una posizione comoda, che vi permetta di essere rilassate, quindi sdraiate su di un fianco o sedute, magari con l’aiuto del cuscino per l’allattamento.
Il bambino deve avere il corpo accanto a quello della mamma e il capezzolo all’altezza de naso: così non appena spalanca la bocca potrà prenderlo facendo un movimento dal basso verso l’alto. Se lo vedete più pigro o poco interessato, avvicinate il seno e stimolategli la guancia: di riflesso aprirà la bocca.
Come fare a capire che il piccolo è attaccato in maniera esatta?
La cosa fondamentale è che non si attacchi solo al capezzolo, ma anche a buona parte dell’areola! Infatti una suzione sbagliata porta con sé ragadi e mastite. Quindi controllate che naso e mento siano vicini al seno, e che ci sia evidente segno di suzione. Il ritmo si alterna tra veloce e più lento, con momenti di pausa per la deglutizione: se sentite il piccolo che deglutisce, allora sta andando tutto per il meglio.
Come staccarlo?
Ma è fondamentale anche sapere come staccare il piccolo, se necessario: se ad esempio sentite un forte dolore, segno che non è attaccato bene o se avete una necessità urgente. MAI tirare il piccolo dal seno: è traumatico per lui e doloroso per voi. Inserite quindi delicatamente un mignolo nell’angolo della bocca, tra le gengive, poi fate aprire delicatamente la bocca, allontanate il seno e togliete il dito.
Se avete dolore o difficoltà non esitate a chiedere informazioni alle ostetriche, che vi saranno vicine nei momenti immediatamente successivi al parto.
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