In Italia inizia, lentamente, a prendere piede l’importanza di dotare i centri urbani più caotici di piste ciclabili sicure ed estese, per ridurre i consumi e l’inquinamento e parallelamente donare spazi confortevoli ai tanti italiani che preferiscono il movimento a pedali rispetto all’automobile.
Vedere spuntare qua e la, tra i semafori e gli incroci urlanti di clacson e densi di mezzi di trasporto, anche qualche pista ciclabile ben fatta ci è sembrato un passo avanti degno di una nazione innovativa come l’Italia?
Beh, ci sbagliamo.
Mentre ci accontentiamo di qualche chilometro di piste ad hoc per le due ruote, non troppo lontano dai confini del Bel Paese una nazione davvero avanguardista come l’Olanda ci dimostra cosa sia la vera innovazione nel rispetto dell’ambiente e della persona.
Da poco, infatti, Amsterdam ha inaugurato i primi 70 metri di pista ciclabile a doppio senso rivestita di pannelli solari, che saranno in grado di produrre abbastanza energia pulita per illuminare le strade, attivare semafori, ricaricare le auto elettriche e fornire elettricità ad alcuni caseggiati circostanti.
I pannelli installati sulle strade sono stati testati accuratamente per resistere a carichi extra, come trattori e mezzi pesanti, e sono stati rivestiti con vetro temperato liscio lievemente pendente per far scivolare pioggia e sporco e rimanere sempre ben ricettivi ai raggi solari.
Un primo passo in direzione di un obiettivo molto stimolante: rendere il 20% dell’intera rete stradale olandese un pannello fotovoltaico a cielo aperto.
Quanto tarderà l’Italia a comprendere la portata innovativa di questa opera pubblica?
Ci auguriamo molto poco.
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