Tra i tanti pericoli presenti tra le mura domestiche, uno spesso sottovalutato o addirittura non considerato, è quello di tenere delle piante in casa. Sì, perché, forse non tutti sanno che molte delle piante da appartamento o che vengono coltivate sui balconi e nei giardini delle nostre case, possono, se ingerite, essere tossiche o addirittura velenose per l’organismo umano.
Vediamo qualche semplice e piccolo accorgimento per evitare che si creino spiacevoli situazioni per i nostri bambini e le piante di casa:
- Posizionare le piante in luoghi non accessibili ai bambini, almeno finché sono piccoli e si mettono tutto in bocca. I ripiani più alti delle librerie, o i vasi appesi al muro e al soffitto sono le soluzioni ottimali.
- Documentarsi sulle caratteristiche delle piante, per conoscere eventuali effetti dannosi o velenosi. Le piante velenose vengono classificate sia in base al loro grado di pericolosità (a tossicità lieve, moderata e grave), sia in base al tipo di conseguenze che provocano nell’organismo.
- Fare attenzione ai trattamenti chimici (antiparassitari, lucidafoglie, fertilizzanti ecc.). Le sostanze utilizzate permangono a lungo su foglie, fusto e terra e, se entrano in contatto con i bambini, possono provocare un’intossicazione o reazioni allergiche. Bisogna preferire quindi concimi a base organica, o semplici batuffoli imbevuti d’acqua per la pulizia delle foglie.
Ma quali sono gli effetti che le piante dannose provocano sull’organismo, e come riconoscerli?
- Piante a tossicità locale: provocano gonfiore, irritazione, dermatiti, ulcerazioni delle parti con cui vengono a contatto (soprattutto bocca, lingua o occhi).
- Piante a tossicità sistemica: se ingeriti, provocano un’intossicazione generale dell’organismo. La gravità dell’avvelenamento dipende dalla concentrazione dei principi attivi e dalle quantità ingerite. In alcune piante, inoltre, sono velenose solo alcune parti, come i fiori, le bacche, le foglie, i semi.
Cosa fare in caso di intossicazione?
In presenza dei sintomi sospetti, come irritazione e arrossamento alla bocca e agli occhi, bisogna innanzitutto lavare con acqua fresca le parti del viso o del corpo che sono venute in contatto con la pianta. Quando foglie, fiori o bacche vengono ingeriti, è bene dare al bambino del carbone vegetale. In ogni caso, è opportuno rivolgersi al pediatra o, se necessario, andare direttamente al pronto soccorso. In questo caso, è bene conoscere il nome della pianta (generalmente indicato sui cartellini al momento dell’acquisto), e comunicare il colore delle foglie o dei fiori.
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