Considerato uno degli handicap più gravi, l’autismo oggi colpisce un numero elevato di bambini: secondo le stime, si registra una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine, mentre sui dati c’è una discordanza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne sarebbe colpito 1 su 160, mentre sarebbe 1 su 68 per il Centers for Disease Control and Prevention.
Gravi deficit nella comunicazione, nell’interazione sociale e nella comunicazione caratterizzano la patologia dell’autismo che, in genere, viene diagnosticata nei primi 3 anni di vita; fra i principali sintomi c’è la tendenza all’isolamento del bambino.
La cause dell’autismo, male oscuro ancora in fase di studi
La scienza sta lavorando molto su questa patologia, nonostante i passi avanti che negli ultimi anni si sono conquistati, rimane comunque ancora oscura la causa dell’autismo. Un aspetto interessante che è emerso in questi ultimi tempi riguarda le probabilità per i secondogeniti di essere autistici.
Un imponente studio, condotto dal Kaiser Permanente Southern California, Department of Research & Evaluation e pubblicato sul Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics, ha coinvolto oltre 53.000 bambini nati fra il 2001 e il 2010 (almeno due nati dalla stessa madre), venuti al mondo fra la 28sima e la 42sima settimana di gestazione.
E se fosse (anche ) una questione di genetica?
È emerso che, qualora il primo figlio fosse autistico, le probabilità di avere nuovamente un bambino autistico aumentassero sensibilmente, in una proporzione dalle 10 alle 15 volte, confermando le maggiori possibilità per i maschi (15%) rispetto alle femmine (7%).
Sebbene arrivare a una chiara visione del quadro dell’autismo non è ancora possibile, questi risultati ci permettono di aggiungere un nuovo tassello al puzzle: uno di questi è la conferma che l’autismo colpisce principalmente i maschi. Altre importanti informazioni che, nel tempo, si sono raccolte sull’autismo riguardano il ruolo della genetica: nel 10-15% l’autismo è riconducibile a una causa genetica e sono stati individuate centinaia di alterazioni genetiche responsabili dell’alterazione del corretto funzionamento neurale.
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