“Dai un bacio alla nonna!”. “Dai, da bravo, fai un abbraccio forte alla zia!” Quante volte abbiamo sentito proferire (o abbiamo detto) richieste di affetto ai bambini?
Anche se dette a fin di bene e senza alcun fine diverso dal mostrare un po’ di affetto alle persone care, il fatto di spingere i bimbi a dimostrare i propri sentimenti in maniera forzata è sbagliato.
Baci e abbracci: bambini liberi di decidere
I bambini, infatti, non devono essere costretti a baciare, abbracciare o dire “ti voglio bene”. Questi gesti sono carichi di un significato simbolico molto forte e profondo, e portano con sé uno scambio di emozioni che non dev’essere forzato in alcun modo.
L’affetto da parte dei bambini, quindi, deve essere lasciato libero di manifestarsi, senza costrizioni. Il bimbo ha bisogno di sperimentare da solo il valore delle parole e dei gesti legati all’affettività, per capire che la sfera dei sentimenti ha una grossa importanza da non sminuire.
Il rischio di spingere a fare un abbraccio o dare un bacio è quello di generare nel bambino una sensazione opposta di rifiuto e chiusura in se stesso, in senso di difesa.
Educarlo al rispetto di nonni, zie, zii e amici non equivale a costringerlo ad un uso del suo corpo e del suo affetto solo per far piacere all’altro. L’abbraccio, il bacio e le parole affettuose non sono come una semplice stretta di mano o un saluto (che per educazione bisogna sempre fare). Racchiudono in sé un bagaglio di sentimenti e di emozioni che bisogna trasmettere ai piccoli in maniera corretta.
I sentimenti non si barattano!
Un’altra cosa da evitare, poi, è barattare le manifestazioni di affetto con i beni materiali. Dire “Se dai un bacio alla nonna ti do una caramella” non va bene. Le emozioni devono essere espresse in maniera libera, senza barattarle con un dolce o un giochino.
E voi, che ne pensate?
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Buona e sana abitudine non credo proprio…quante volte ci infastidisce dover salutare col bacio certe persone solo perchè si usa cosi??!! Non vedo perchè obbligare i bambini a queste usanze, devono essere educati ma soprattutto liberi di dimostrare i sentimenti in modo naturale.
Non si possono definire bambini viziati perché non soddisfano la richiesta o il ricatto di un adulto, d’altronde anch’io sono libera di dimostrare il mio affetto a chi voglio e riconosco in mio figlio lo stesso diritto. Solo perché piccolo trovo sia diseducativo calpestare la sua libertà di scegliere e decider oltre al fatto che si sminuiscono i loro diritti. I bambini viziati sono altri, sono quelli che vogliono tutto e subito, quelli che fanno i capricci perché non accontentati, quelli che mancano di rispetto ai genitori che spesso volendo essere amici e non genitori non danno peso a tali mancanze, quelli che vogliono sempre vincere ecc. Potrei continuare all’infinito, ma di sicuro non si possono chiamare bambini viziati quelli che hanno la libertà di scegliere a chi manifestare le loro coccole. Per me una sana e buona abitudine è lavarsi le mani prima di sedere a tavola, lavarsi i denti prima di andare a dormire ecc. C’è molta differenza fra abitudini, educazione e libertà di scelta. Mio figlio ha 19 mesi e non mi lamento delle sue abitudini e spesso mi irrita sentire parenti e amici che per avere un abbraccio o un bacio ricorrono a piccoli ricatti, infatti appena posso intervengo. Dovremmo metterci nei loro panni e ritornare e sentirci bambini per capirli. Vi auguro buona serata ;-)
Smattiamola di chiedere sempre bacetti e coccole!!!
Poi ci lamentiamo dei bambini di oggi che sono viziati… :-/
Anch’io la penso così salutare ok ma baci e abbracci sono cose intime che devono essere spontanee e soprattutto nn devono servire x avere qualcosa in cambio. Sono bambini quindi persone nn pupazzi ricordiamo celo anche quando diciamo ai nostri figli da bravo fai vedere cosa sai fare….. !
Sono d’accordo con Eliana. La buona abitudine nonché educazione é il saluto. Il resto dev’essere un gesto spontaneo altrimenti secondo me, perde di signficato
Io, per esperienza personale, trovo che baciare nonni e zii sia una costrizione più che una buona e sana abitudine, le buone e sane abitudini sono altre. Sono molto d’accordo con l’articolo, io lascio mio figlio libero di scegliere a chi esprimere il suo affetto (che non si manifesta solo con il bacio), ovviamente ciò non toglie che mio figlio deve salutare, salutare è educazione. Le manifestazioni di affetto non richieste, non obbligate e senza ricatto, patti e condizioni (esempio: se mi dai un bacio ti compri le figurine, o ti regalo una cosa) non hanno prezzo!!! Rispetto la tua idea ma non la condivido. :-)
Sicuramente! Massimo rispetto per la loro libertà di espressione, ma il bacio per salutare nonni e zii è una buona e sana abitudine!