Ogni età porta con sé i suoi problemi: per chi dice che i due anni sono quelli peggiori forse non ha ancora un bambino di 3 anni! Anche a questa età i nostri figli troveranno il modo per mostrare comportamenti capricciosi o difficili da affrontare. Cosa devono fare mamma e papà per vivere sereni questa fase della crescita di loro figlio?
I 3 anni del bambino: l’età dei perché
Dopo la fase dei terribili due anni i genitori pensano che il peggio sia passato e invece…
I bambini a 3 anni mostrano allo stesso modo un comportamento capriccioso, sono sempre pronti a dichiarare la propria indipendenza e la pazienza dei genitori fa fatica a gestire il nuovo cambiamento. In questo periodo i piccoli diventano certamente più autonomi, riescono ad esprimersi meglio ogni giorno, socializzano molto più facilmente, le notti sono più serene, riescono a svolgere più facilmente dei compiti in casa. L’arrivo dei 3 anni per i bimbi segna l’età dei perché, per scoprire e capire il mondo che li circonda e per attirare l’attenzione di mamma e papà: partono così anche i capricci e i “NO” per ogni attività proposta.
10 consigli per gestire un bimbo di 3 anni
Come tenere quindi a bada un bambino di 3 anni? Ecco i nostri 10 consigli.
- Rispondere alle sue continue domande con frasi brevi, chiare, ponendo tanta attenzione sul piccolo curioso ed evitando di banalizzare le sue richieste.
- Dare delle regole, poche, chiare, precise e commisurate all’età per responsabilizzarlo e per porgli dei limiti.
- Incoraggiarlo a un’educazione positiva, evitando grida e sculacciate. Se lui urla noi abbassiamo la voce, se vuole usare le mani per sfogarsi noi lo accarezziamo e lo calmiamo.
- Entrare in sintonia con un figlio è importante per sviluppare l’empatia e far sentire l’altro capito e amato.
- Correggerlo con creatività, evitando di dargli divieti e obblighi, ma portarlo a cambiare prospettiva con nuovi giochi, mostrandogli altri interessi, spiegandogli in modo divertente come svolgere un’azione.
- Lodare gli sforzi e non il risultato, così si sentirà amato anche se non raggiunge un obiettivo e aumenterà la fiducia in se stesso.
- Restare coerenti: non cambiate idea dopo aver preso una decisione nei confronti del bambino.
- Non fare promesse che non si possono mantenere e deludere il piccolo.
- Prepararsi a rispondere con chiarezza alla domanda “Me lo compri?” non rinunciando a tutto, ma selezionando e motivandolo la scelta al bambino.
- Dargli conferme d’amore giocando insieme a lui, ma anche con baci e carezze, che rappresentano sempre un segno di vicinanza di un genitore.
Il video della settimana
Valerio Di Sarli
Luca Bucci
Secondo me è visto che di figli ne ho tre dico che Lil periodo più tosto e l’età dell’adolescenza no quell’età li…parlo per esperienza
Lisa Bosna forza pazienza e coraggio che dopo i 3 arrivano i 4 😂 😂 😂
Pellegrino Coretti
Non lo ha dimenticato¤¤
Ecco
Claudia Iacomino forza pazienza e coraggio🙌🏻🙌🏻🙌🏻🙌🏻🙌🏻🤣
Giuseppe Apicella
Valentina
Angelo
Tutte le età sono difficili…. non esiste un periodo d’oro!
Giovanni Ricci
Julinda Berhani Stakaj leggi e plase 😝
Concordo, eccetto con il punto 3.
“Se vuole usare le mani per sfogarsi noi lo accarezziamo e lo calmiamo” un piffero. Se si azzarda anche solo a pensarlo la sberlo così tanto che Freud mi applaudirà direttamente dalla tomba. 😎
Quindi fai tu esattamente quello che non vuoi che faccia lui.. Forse non é il massimo Dell esempio..premesso che so perfettamente che alcune situazioni in alcuni momenti non sono affatto facili da gestire..
Julinda Berhani Stakaj 😏