Quando si hanno due o più figli, ma anche quando i nostri bimbi sono con amichetti o cuginetti arriva per forza un momento in cui uno di loro (generalmente il più piccolo) venga piangente a chiedere il nostro aiuto perché un altro di loro (generalmente il più grande) non vuole dargli un gioco, un libro o qualsiasi altra cosa. Come comportarsi quindi quando i bambini litigano e vengono da noi chiedendo di intervenire?
Eh già, anche i bambini litigano!
E noi, da genitori, che dobbiamo fare?
Anche se, come adulti, ci rendiamo conto che litigare per un pupazzetto, per una pentola o per un annaffiatoio è una sciocchezza senza senso, calandoci nei panni del bambino dobbiamo comprendere che è una cosa di grandissima rilevanza.
Il gioco rappresenta, per un bambino, tutto il suo mondo di riferimento. Giocare è la sua attività principale e, quindi, a ben vedere, è comprensibile che si arrabbi se qualcuno voglia rubargli un giocattolo o interferisca con la sua sfera d’azione. Ecco perché, come sottolinea la pedagoga tedesca Janina Knobeloch: “in una situazione del genere, la perplessità del bambino dovrebbe essere presa sul serio”.
L’importante ruolo del “genitore” quando si litiga
Ancora di più per i bambini fino ai 3 anni, un oggetto può essere importante come una parte del corpo e perderlo è come perdere una parte di se stessi. Ecco perché, soprattutto a quell’età, i bambini hanno bisogno dell’adulto per uscire da una situazione realmente tragica.
Un buon modo d’agire è quello di aiutare i bambini a scendere a compromessi, barattando i giochi o trovando una soluzione intermedia che accontenti tutti. Sviare l’attenzione dal motivo principale del litigio, dunque, per focalizzarla invece su un possibile punto di contatto comune.
Con la crescita, poi, il tipo di litigio tra bambini cambia forma e, nella maggior parte dei casi, può essere gestito tra di loro, almeno finché non degenera!
Il video della settimana