Le notizie di cronaca raccontano continuamente di casi di maltrattamenti all’asilo, di maestre che alzano le mani o vessano psicologicamente i bambini. Come può un genitore capire se il suo figlio è al sicuro a scuola? Ecco alcuni segnali da non sottovalutare.
I campanelli d’allarme dei bambini maltrattati
La vita frenetica, le difficoltà di un bambino a esprimere le proprie emozioni e a raccontare quel che accade quando entra a scuola sono alcuni dei motivi del perché i genitori non riescono sempre ad accorgersi in tempo che il figlio sta subendo maltrattamenti all’asilo o a scuola. Esistono, però, dei segnali che possono aiutare mamma e papà a restare vigili e a tenere sotto controllo la situazione. Bisogna far attenzione ai piccoli quando rifiutano di andare a scuola, se piangono prima di uscire di casa e tornano affaticati, tristi, con poche forze, senza la solita vitalità o al contrario se sono aggressivi, agitati e hanno scatti d’ira.
Altri campanelli d’allarme sono la difficoltà a dormire, l’enuresi notturna, uno scarso appetito e dei comportamenti autolesivi. Inoltre si possono osservare le loro emozioni e sensazioni nascoste attraverso un disegno o un gioco: dal modo in cui loro sceglieranno i colori o come muovono determinati pupazzi si può intuire una problematica.
Cosa fare se i propri figli subiscono violenza
Nonostante la sofferenza che si può provare in queste situazioni mamma e papà devono pensare prima al benessere del proprio figlio. Per questo è importante verificare che non abbia lesioni fisiche evidenti come lividi, graffi, contusioni e poi cercare di farlo sentire al sicuro e amato. Solo creando un ambiente amorevole in cui il bambino si sente a suo agio potrà parlare liberamente di quello che avviene all’asilo. Non serve sollecitarlo con delle domande dirette, ma fargli capire che può tranquillamente esprimere i suoi pensieri.
Una volta ascoltato e compreso il suo disagio ci si può confrontare con altri genitori e rivolgersi insieme al dirigente scolastico, per poi esporre una denuncia per maltrattamenti su minori alla polizia, che provvederà a fare le dovute indagini. In ogni caso è bene affrontare la situazione con l’aiuto di un esperto psicoterapeuta capace di guidare la famiglia a superare il trauma per far tornare a vivere serenamente il bambino.
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Figlie di puttana maledette devono crepare maleee