Da Roma arriva un’importante novità per i bambini non vaccinati. Il sindaco Raggi ha ottenuto una proroga che riguarda l’allontanamento dei bimbi allo scadere del termine ultimo della legge Lorenzin, che stabiliva come data conclusiva per mettersi in regola il 10 marzo 2018. Dopo tale data tutti i bambini che non hanno una regolare vaccinazione, secondo il decreto, non possono più frequentare la scuola.
Approvata la mozione contro il decreto Lorenzin
Merito del sindaco Virginia Raggi è quello di non avere mollato e avere portato a compimento la mozione che prevedeva il non allontanamento dei bambini dalle scuole anche se non vaccinati regolarmente. Da tempo si sprecano le polemiche contro questa legge tanto discussa, che impone ai bambini di interrompere l’anno scolastico se manca loro qualche vaccinazione.
A Roma c’è una grande svolta: la necessità di non interrompere il percorso scolastico è dovuta a motivazione di natura psicologica ed emotiva, perché i bambini potrebbero avere delle conseguenze. Con questi fattori a sostegno della propria tesi, il sindaco capitolino e il movimento M5S hanno dato vita a questa crociata che oggi ha trovato una conclusione molto apprezzata dalle famiglie chiamate in causa.
Questo non vuol dire che i vaccini non sono importanti!
Questa mozione non significa che i bambini non devono regolarmente vaccinarsi. Serve solo a permettere loro di continuare la propria vita senza interruzioni anche a scuola. Il provvedimento Lorenzin, che riguarda i bambini fino a 6 anni, non tiene conto delle dinamiche relazionali e psicologiche di ciascuno e rischia di creare altri problemi altrettanti gravi.
Si tratta quindi di prendere tempo per permettere a queste famiglie di vaccinare i propri figli ed evitare che perdano per questo motivo le attività ludico-ricreative che si fanno a scuola e che sono fondamentali per il loro sviluppo. Adesso l’interesse deve essere posto solo su di loro, i bambini, senza sostenere lotte politiche o conflitti di interessi tra partiti differenti.
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Il tempo l’hanno avuto, dall’estate scorsa. L’hanno sprecato per colpa di superstizioni medievali. Alimentarle è criminale. Nella regione con più casi registrati nel 2017, e solo per il morbillo. Millesettecento, quasi 30 per 100.000 abitanti, quattro volte la già triste media italiana, un terzo dei casi di tutta Italia, due morti di nove anni e sedici mesi. E, fra qualche anno, un caso su 1.000/5.000 svilupperà la PESS, dalla quale è improbabile uscire vivi.
Parlare di merito, svolta e non aver mollato non depone a favore di chi ha scritto l’articolo. Le dinamiche relazionali, psicologiche e ludico-ricreative sarebbero di certo gran tema di discussione con le famiglie delle bambine morte.