I genitori che hanno un bambino affetto da balbuzie possono reagire in modi differenti: un esagerato allarmismo, l’indifferenza o addirittura la noncuranza del disturbo. Alcune mamme e alcuni papà possono individuare nel balbettare un vero e proprio problema che potrebbe minare la sua vita futura a scuola, negli affetti e nella vita sociale in generale. Il disturbo ovviamente non deve essere preso sottogamba, ma può comunque essere risolto senza generare eccessive preoccupazioni: vediamo quali sono i comportamenti che mamma e papà possono seguire per migliorare il linguaggio.
Il bambino balbetta: come comportarsi a casa
Quando un bambino balbetta, la prima cosa che viene da pensare è che si tratti di un problema di natura psicologica: si potrebbe credere infatti che a causare tale disturbo sia un trauma oppure un evento spiacevole capitato al bambino. In realtà, spesso a causare ansia al bambino sono i genitori stessi, che attuano un atteggiamento sbagliato che non fa altro che aumentare il problema. Come ci si deve comportare allora in questi casi?
Innanzitutto è fondamentale mantenere un clima estremamente sereno e rilassato in famiglia affinchè il piccolo possa sentirsi il più calmo possibile. Un comportamento da evitare è interromperlo quando sbaglia o balbetta: meglio invece porgli alcune domande (senza esagerare) per abituarlo alla vita relazionale che dovrà affrontare. Importante inoltre èanche la fase dell’ascolto: bisogna imparare infatti a capire le necessità e i bisogni del bambino.
Consigli pratici per la mamma del bambino che balbetta
Quando si parla con il bambino con balbuzie, è fondamentale imparare a non sovrapporsi alle sue parole: entrambi gli interlocutori infatti devono rispettare i propri turni nella conversazione. Per poter aiutare il proprio figlio con un problema di balbuzie bisogna dedicargli del tempo ed abbandonare quindi distrazioni provenienti dalla tv o dal proprio smartphone.
Anche uno stile di vita estremamente frenetico può essere nocivo per un bambino che balbetta. Se il bambino quando parla comincia a balbettare non bisogna mostrare ansia ma ascoltarlo attentamente senza fare attenzione a come sta pronunciando le parole: in questo modo il piccolo si sentirà più sicuro e aumenterà la sua autostima.
È necessario spiegare al bambino che il suo è un problema temporaneo che può essere risolto attraverso l’aiuto di persone esperte e qualificate. Intorno all’età dei 6 o 7 anni è il periodo ideale per cominciare ad inserire il bambino in un percorso rieducativo che possa aiutarlo a risolvere definitivamente tale problema.
Il video della settimana