Keaton Jones, un bambino vittima di bullismo racconta la sua storia in un video per denunciare l’accaduto, facendo il giro del mondo. Dopo la prima fase di solidarietà, sono partite molte condanne della gente nei confronti della mamma, colpevole di aver pubblicato sul suo profilo Facebook foto a sfondo razzista.
Il video di denuncia sul bullismo di Keaton
Kimberly Jones è una madre americana, una madre diventata famosa per aver pubblicato un video in cui suo figlio racconta come i suoi compagni di scuola lo abbiano reso vittima di atti di bullismo. Il ragazzino parla di questi episodi mentre si trova nell’auto della madre, in lacrime. Racconta di quando questi bulli gli hanno versano del latte addosso, di come gli infilano cibo nei vestiti, schernendolo pubblicamente. Il bambino, nato con un tumore e con cicatrici dovute all’intervento chiede alla mamma “Perché fanno questo?”
A favore del bimbo bullizzato si è espressa perfino la scuola, la Horace Maynard Middle School, che attraverso la voce del preside ha voluto rassicurare sulle condizioni di questo fenomeno, non così dilagante all’interno dell’istituto, e manifestando la propria vicinanza al ragazzo.
L’opinione del web
Subito dopo la diffusione virale di questo toccante video, sono fioccate le accuse verso la madre del ragazzo da una giovane youtuber, Queen Mel. L’influencer ha espresso parole molto dure nei confronti della Jones, a causa delle foto con bandiere degli Stati Confederati e altre citazioni, al punto da tacciarla di razzismo. Subito dopo, il profilo di Kimberly Jones è stato blindato, così da non permettere al mondo del web di visualizzare tutte le sue immagini e i suoi post.
Verità o finzione? Un altro elemento che ha contribuito a mettere in dubbio la veridicità del video sono state le numerose iniziative di crowfounding a favore del ragazzo, una delle quali riportava proprio il nome di Kimberly Jones. L’opinione pubblica infatti non si spiega la connessione logica tra l’episodio di bullismo e le donazioni di denaro, prima tra tutte proprio Queen Mel.
Strumentalizzazione del bullismo o realtà? Sono le due facce di questa storia, in cui si confondono situazioni diverse tra loro. Sta di fatto che proprio dopo l’insorgere di questi dubbi, la famiglia ha dovuto fare una dichiarazione per difendersi da tutte le accuse. Le foto sembra siano state scattate solo per gioco, a detta di Kimberly. Nella sua dichiarazione infatti ha sottolineato come il figlio non sia assolutamente colpevole di nulla, e che in tutta questa storia sia solamente una vittima.
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