Man mano che la gravidanza giunge al termine il pensiero di tutte le mamme è rivolto al travaglio e a tutte le fasi del parto che spaventano ma al tempo stesso elettrizzano perché di lì a poco ci sarà il primo incontro con il principino, la principessa o con entrambi. Ma subito dopo il parto che si fa? In questo post cercheremo di fare chiarezza circa i controlli la prassi da seguire durante le prime ore di vita del neonato.
Clampaggio del cordone ombelicale
Partendo dal presupposto che la differenza tra un ospedale e un altro è minima, in quanto le regole sono simili e prevedono più o meno gli stessi passaggi, il primo step dopo la nascita del pargolo è il contatto con la mamma.
Il piccolo viene subito messo pelle a pelle con la sua mamma nel mentre che il cordone ombelicale viene reciso, solitamente dal papà in preda a un’emozione unica.
Bagnetto e test di Apgar
Dopo le coccole, il neonato viene prima affidato alle puericultrici, che gli fanno il bagnetto e lo pesano, e poi al neonatologo che lo sottoporrà al test di Apgar per valutarne la vitalità e lo stato di salute.
“Vestitura” e braccialetto di riconoscimento sotto la supervisione del papà
Dopo la prima visita dal neonatologo e sotto l’attenta supervisione del papà, il piccolo viene vestito con gli indumenti consegnati alle puericultrici e gli viene applicato un braccialetto con un codice numerico uguale a quello applicato alla mamma, in modo da evitare lo scambio di neonati in culla.
Un controllino anche alla mamma
Nel mentre che il papà si occupa a distanza del bebè, la mamma resta in sala parto per espellere la placenta e per suturare le eventuali lacerazioni dovute al parto.
Terminate queste procedure, la mamma viene portata in una stanza dove dovrà restare sotto osservazione per due ore in caso di parto naturale e per più tempo in caso di parto cesareo.
La prima poppata e il rientro in reparto con mamma e papà
Terminati i controlli e la toeletta, il neonato viene riportato alla mamma che potrà così attaccarlo al seno, un momento unico ed emozionante.
Trascorse le due o più ore di osservazione, mamma, papà e neonato torneranno in reparto dove attenderanno insieme, sempre che sia previsto il rooming in, le visite di parenti e amici.
Se l’ospedale non prevede il servizio di rooming in, il bambino anziché restare in camera con la mamma viene portato al nido dove, durante le ore di visita, potrà essere ammirato dai parenti attraverso una vetrata.
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Luisa Meli