Bando ai dubbi amletici e ai sensi di colpa: Natale arriva una volta all’anno e, per nostra somma fortuna, ben lontano dalla prova costume. Dunque, se per alcuni giorni ci concediamo qualche vizio e stravizio non morirà di certo nessuno e perché quindi non approfittarne per fare una piccola incetta di dolci di Natale?
Che il panettone e il pandoro siano i dolci che dominano le nostre tavole nelle feste di Natale non ci sono dubbi, ma al di la’ di questi due dolci tipici, rispettivamente della Lombardia e del Veneto, ce ne sono moltissimi altri, altrettanto gustosi e meritevoli di assaggio.
Gli struffoli
Dalla Campania vengono i famosi struffoli, le simpatiche palline di pasta fritte e successivamente intinte nel miele e decorate con zuccherini colorati; mentre è originario del Veneto il tronchetto di Natale, prodotto unico fatto di burro, mascarpone, brandy, crema di marrone, panna e cioccolato che, per la sua bontà, fuga ogni senso di colpa.
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Il panforte
Chi di noi poi non ha mai avuto la fortuna di provare il panforte avrà sicuramente l’obbligo morale di rimediare, assaggiando il delizioso dolce toscano a base di arance, mandorle e cedri canditi.
Il pangiallo
Passando ora alle leccornie regionali che forse molte di noi non hanno mai provato, dalle parti di Roma possiamo mangiare il pangiallo, dolce dalla forma rotonda e dal colore giallo che ricorda un sole, realizzato fra l’altro con zafferano e ricotta.
Il parrozzo
D’Annunzio ne andava pazzo e, in effetti, non faceva male: il parrozzo è un divino dolce natalizio dell’Abruzzo, composto da fecola di patate e ricoperto di cioccolato fondente. Bello a vedersi, indimenticabile a provarsi…
Il pan speziale
In Emilia Romagna, invece, non si può non concludere il pranzo di Natale con il pan speziale, un dolce a base di cioccolato, miele, burro, mostarda e canditi…
Regione che vai e dolcetto che trovi: se avete la fortuna di viaggiare in queste feste non potrete non assaporare (nel senso letterale della parola) le bontà delle nostre regioni in materia dolciaria!
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