Dopo la lunga attesa, finalmente il bambino è nato: quanta gioia e… quanto lavoro porta con se’ il nostro piccolo cucciolo d’uomo!
Sembra incredibile a credersi, ma fino a che non lo si sperimenta con mano, non si può davvero immaginare quante cose ci siano da fare con un neonato per casa. Una di queste è lavare i suoi vestitini e le sue tutine: sia per la sua salute che per un occhio di riguardo all’ambiente, è bene prestare maggiore attenzione alle nostre abitudini in fatto di bucato. Ecco, dunque, alcuni consigli per un bucato bio per neonati a prova di ambiente (e di bebè!).
È, per prima cosa, buona abitudine lavare i capi nuovi: non sappiamo da che angolo del mondo arrivino e nemmeno quanto abbiano sostano in magazzini e container prima di entrare in casa nostra; dunque, per evitare di mettere addosso al nostro bambino capi di dubbia pulizia, meglio dare una lavata.
Per quanto riguarda le macchie, uno dei prodotti più ecologici (ed efficaci) in commercio è il percarbonato di sodio, che possiamo utilizzare sia come smacchiante che per sbiancare i vestitini. Un altro rimedio per sbiancare naturalmente le macchie sono i raggi solari: stendete una macchia al sole e vedrete che tenderà ad andare via senza bisogno di ritrovati chimici.
Per le macchie più ostinate, il vecchio rimedio della nonna affidabile al 100% anche in materia di bucato bio per bambini è quello di mettere ammollo e pre-trattare con sapone di marsiglia: un’intramontabile soluzione contro le macchie più noiose!
Per quanto riguarda l’ammorbidente, come sappiamo quelli industriali non sono proprio la cosa più naturale che esiste. Per questo, possiamo optare per una soluzione decisamente più ecologica, come l’acido citrico, che non è irritante e non provoca irritazioni alla sensibile pelle dei neonati. Ricordate poi di non usare temperature troppo elevate nei lavaggi, soprattutto se i capi non presentano particolari macchie: l’ambiente (e la bolletta energetica) vi ringrazieranno.
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