Ne hai sempre sentito parlare, tuttavia hai escluso l’ipotesi che potesse un giorno capitare a tuo figlio. Se da un momento all’altro dovessi scoprire che è proprio lui la vittima predestinata dei bulli della scuola, rischi di non sapere come comportarti. Vediamo di seguito quali strategie adottare quando vieni a sapere che tuo figlio è vittima di bullismo.
In via preliminare diremo che il bullismo è un fenomeno sociale che si manifesta con comportamenti violenti e vessatori a discapito di soggetti incapaci di difendersi e considerati dal bullo o dal branco “la pedina debole”. Va precisato a tal proposito che la vittima può essere colpita in maniera diretta (con offese e pestaggi) o in maniera indiretta (tramite l’esclusione dal gruppo dei pari).
Prima di farti prendere dal panico è bene che tu sappia che in questa delicata fase della vita del tuo bambino è fondamentale che tu ti mantenga lucida e razionale. Cerca, dunque, di non farti travolgere dall’emotività e impara a gestire la situazione con estrema calma.
In primo luogo è importante appurare l’esistenza del problema. I bambini-vittima, infatti, non parlano volentieri dalle vessazioni subite, ma tuttavia inviano espliciti segnali di disagio che tu dovrai saper cogliere e interpretare immediatamente (paura di andare a scuola, vertigini, mal di testa, ecc.).
A questo punto è importante persuadere dolcemente il bambino a confidarsi, in modo tale da concordare insieme una soluzione efficace per porre termine agli atti di bullismo subiti. In tal modo, il piccolo sarà anche in grado di recuperare la propria autostima. Qualora la strategia concordata si riveli debole, è necessario coinvolgere anche la maestra o, eventualmente, la mamma del bullo.
Infine è bene farsi testimoni della situazione vissuta, organizzando incontri mirati con altre mamme, al fine di informare in maniera adeguata le genitrici e di fornire loro gli strumenti adatti per educare i propri figli al rispetto del prossimo, soprattutto se è più fragile e indifeso.
Il video della settimana