Sta arrivando la primavera e con essa anche tutti i pollini che portano un sacco di persone a soffrire di terribili allergie. Anche i bambini ne sono afflitti e assieme alle patologie legate all’arrivo della bella stagione, alcuni sono costretti a convivere con allergie ad agenti esterni. Alcune di queste si presentano subito, fin dalla nascita, mentre altre si sviluppano col tempo o danno il segno di svilupparsi in futuro. Come prevenirle? Un modo c’è…
Come riconoscere le allergie nel bambino
Alessandro Fiocchi, professore che si occupa del reparto di Allergologia all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha individuato una serie di segnali indicativi della presenza di forme di allergie, o della probabilità che esse si manifestino in futuro sul bambino. Tramite l’osservazione dei diversi fattori, il professore è stato in grado di segnalare i bambini più a rischio e a fornire ai genitori un ottimo metodo per poter prevenire queste patologie.
La presenza della crosta lattea
Si tratta di un elemento tipico dei bambini appena nati e spesso innocua e poco indicativa se qualcosa non va. Rappresenta una manifestazione di quella che viene definita dermatite seborroica e si può riscontrare sulla testolina dei piccoli, proprio sul loro cuoio capelluto. Sebbene si tratti di una formazione piuttosto comune, è bene tenerla d’occhio perché potrebbe segnalare lo sviluppo di una dermatite atopica.
La presenza di dermatite atopica
Anche questa è una problematica che spesso si manifesta dal secondo mese di vita e con la stessa rapidità con cui si palesa, può anche sparire per sempre. In altri casi però può durare anche durante la crescita del bambino, fino alla sua adolescenza. Il principale sintomo della patologia è il prurito, che infastidisce il bambino e lo porta a grattarsi e a irritare la propria pelle. Può rappresentare dunque il segnale dello sviluppo di un qualche tipo di allergia.
Il prurito al naso
Molto spesso la mamma nota che il bambino si sfrega spesso il naso con le manine, cercando di alleviare un qualche tipo di prurito. Può trattarsi di un caso isolato oppure di un segnale forte della probabilità di soffrire prima o poi di un’allergia.
Starnuti e occhi arrossati
Anche gli starnuti frequenti e la presenza duratura di occhi arrossati sono segnali importanti di cui tenere conto. Questo tende ad accadere dopo il primo anno di età, soprattutto in luoghi dove è presente polvere o pelo di animali. In questo caso è probabile, anche se non sicuro, che il bambino soffra di allergia al pulviscolo o al pelo di qualche tipo di animale, soprattutto cani o gatti.
Il nasino che cola
Assieme agli occhi arrossati e agli starnuti, indice di allergia è anche il naso che cola di frequente. Si tratta di una reazione allergica che va indagata al più presto perché le secrezioni possono portare a infezioni o irritazioni alla pelle.
La presenza di occhiaie
L’allergia può portare a una formazione massiccia di secrezioni nasali e al tempo stesso all’ingrossamento delle ghiandole che sono situate dietro al naso. Tramite questo problema se ne scatena un altro, ossia la formazione di occhiaie o di rigonfiamenti sotto gli occhi.
La plica di Dennie-Morgan
Con questo nome si indica una piccola pieghetta situata sulla palpebra inferiore dell’occhio e causata dal continuo sfregamento della stessa per il prurito o la lacrimazione. La secchezza delle palpebre porta alla formazione di questa piega.
Il saluto allergico
Viene definito così un gesto fisso compiuto dal bambino e che diventa sempre più abituale. A causa del prurito il bambino si gratta con la manina, assumendo quel gesto come tipico e compiendolo sempre allo stesso modo. Così, dopo una serie numerosa di volte che il bambino si gratta il nasino dal basso verso l’alto, sul naso tende a formarsi una crepa fastidiosa.
Il tipo di respirazione
Anche il modo in cui i bambini respirano può essere indicativo della presenza di una forma di allergia. Se il bambino respira spesso a bocca aperta, è possibile che ci siano troppe secrezioni nasali e che faccia fatica a respirare col naso.
L’asma del bambino
A proposito di respiro, se si nota in esso una sorta di fischio o colpi di tosse frequenti, è possibile che il bimbo soffra d’asma. In questo caso è necessario consultare un medico per permettere al piccolo di respirare meglio.
La presenza di mal di testa frequenti
Anche il mal di testa può essere causato dalle allergie, anche se è necessario distinguere tra mal di testa sporadici e manifestazioni più frequenti. Episodi simili possono essere dovuto a sinusiti, causate dal ristagno di muco.
Cosa fare nel caso di sospetto di allergia del bambino?
Se notate una o più di queste manifestazioni, la prima cosa da fare è contattare il pediatra o il medico di fiducia per chiedere informazioni o fare tutti gli accertamenti necessari. Presso gli specialisti verranno eseguiti dei test appositi per capire se il bimbo soffre effettivamente di allergie e di che tipo di allergie si tratta.
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