La depressione è un disturbo psichico che può manifestarsi a qualsiasi età, ma nei bambini, generalmente, è legata a eventi particolari. La tristezza che ogni tanto compare sui volti dei più piccini, per quanto possa addolorare un genitore, spesso è solo il sintomo di una maturazione emotiva. Cerchiamo di capire che atteggiamento è opportuno assumere in queste circostanze.
Depressione bambini: come si manifesta
I bambini, anche se piccoli, possono soffrire di depressione, la quale, generalmente, si manifesta in seguito a un evento traumatico e destabilizzante: si pensi, ad esempio, alla separazione dei genitori, a uno spavento intenso o a un lutto. Quando invece non è possibile individuare la causa scatenante che ha determinato il loro rinchiudersi in se stessi, è probabile che si tratti semplicemente del passaggio a uno stadio emotivo più maturo. Ci troviamo di fronte, in altri termini di fronte a una fisiologica “crisi” di crescita.
Cosa fare se il bambino si chiude in se stesso e appare triste
Ma i genitori come devono comportarsi di fronte a queste naturali fasi di passaggio? Secondo gli esperti il bambino dovrebbe essere monitorato a distanza, in modo tale da dargli il tempo di elaborare e assorbire la piccola crisi in atto, che preannuncia senz’altro un cambiamento. Pur rispettando il loro desiderio di solitudine, è comunque importante coccolarli e farli sentire al sicuro, magari evitando loro di incontrare persone estranee al nucleo familiare. Nel caso in cui la crisi emotiva si protragga per più giorni, è opportuno annotare tutti gli atteggiamenti del bambino; in tal modo, qualora ci si rivolga a uno specialista per un consiglio, sarà possibile fornirgli informazioni precise e dettagliate.
Quando è necessario l‘intervento di uno psicologo per l’età infantile
Se il periodo di presunta depressione supera i 5 giorni, è consigliabile richiedere l’intervento di uno specialista per comprendere le cause che si celano dietro al malumore del bambino.
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