Diabete infantile, un termometro contro le complicazioni

Progettato da un’equipe di giovani ricercatori italiani, questo termometro particolare riesce a determinare il rischio di complicazioni cardiovascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 1.

Diabete infantile in aumento

Secondo le ultime statistiche pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità, aumentano al ritmo del 3% annuo i bambini di età compresa fra 0 e 4 con diabete di tipo 1. Tra il 2005 e il 2010, infatti, il tasso d’incidenza nei bimbi in età pediatrica è stato di 13,4 casi ogni 100 mila bambini, con una percentuale maggiore nei maschi (14,1%) rispetto alle femmine (12,7%).
Come risaputo, il diabete è una patologia cronica determinata da un aumento spropositato del tasso glicemico nel sangue, provocato a sua volta da una carenza, parziale o totale, d’insulina nell’organismo.

Diabete infantile: nei bambini si presenta come diabete mellito di tipo 1

Nei bambini la forma più frequente è il diabete mellito di tipo 1, caratterizzato da una mancanza completa d’insulina, un ormone secreto dal pancreas e implicato nella regolazione dei livelli di glicemia. La patologia, di origine ancora incerta, può provocare serie conseguenze ai pazienti che ne sono colpiti che, per tale ragione, richiedono un monitoraggio. E proprio a sostegno delle tante persone, giovani e meno giovani, affette da diabete di tipo 1 che un gruppo di ricercatori italiani ha messo a punto uno strumento innovativo in grado di valutare il livello di rischio di sviluppare conseguenze cardiovascolari.

Il termometro per il diabete di tipo 1

Questo dispositivo straordinario è stato progettato per misurare alcuni importanti parametri (età, albuminuria, livelli di colesterolo HDL, emoglobina glicata, circonferenza vita) che, incrociati fra loro, riescono a definire per ciascun paziente il livello di rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari. Una volta individuato tale livello – basso, intermedio o elevato – è possibile programmare dei trattamenti correttivi individuali, finalizzati alla modifica di tali fattori. Grazie a questo strumento, quindi, si potrà migliorare la qualità e l’aspettativa di vita delle persone con diabete di tipo 1, in attesa di una cura che possa sconfiggere definitivamente questa tremenda malattia.

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