La dieta dei bambini, ancora più di quella dei grandi, dovrebbe essere ricca, variegata e ben bilanciata, completa di tutti gli alimenti più importanti a livello nutrizionale che, come preziosi mattoncini, risultano fondamentali per costruire le basi di un adulto in salute ed in pieno vigore psicofisico.
Tra gli alimenti più sani che vengono in mente quando si parla di dieta dei più piccoli, senza dubbio ai primi posti viene spontaneo citare pesce e verdure: due alimenti alquanto ostici per le mamme che, leggenda vuole, si impegnino in tutti modi ad inserirli, anche con qualche sotterfugio, all’interno dei pasti dei propri figli.
E se una ricerca smentisse tutto ciò? È di pochi giorni fa la pubblicazione dei risultati di un’indagine promossa da Nestlè che evidenzia come la dieta dei bambini italiani sia scarsa, a tratti addirittura priva, di pesce e verdure.
Il 30% dei bambini italiani, secondo l’Osservatorio Nutrikid, non mangia mai pesce ed il 12% non assume mai verdura: un’evidenza che sottolinea come la spesa alimentare delle famiglie abbia escluso l’acquisto di prodotti freschi a favore di pasta e pane.
Una brutta abitudine, dettata in parte dalle ristrettezze della crisi economica, che rischia di trasformarsi in un boomerang per la salute dei più piccoli.
Ma una soluzione c’è: la stessa ricerca evidenzia che il consumo percentuale di verdura e pesce aumenta in concomitanza del maggior coinvolgimento dei bambini nella preparazione del pasto.
Tradotto: lasciare partecipare i bambini nelle attività in cucina, facendoli sentire coprotagonisti dei momenti di convivialità, può convincerli a mangiare fino al 76% in più di insalata.
Vale la pena provare!
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