L’apnea notturna e il russamento rappresentano due problematiche del respiro che si manifestano spesso sin dalla più tenera età. Possono infatti colpire non solo gli adulti, ma anche i bambini, con conseguenze che non vanno sottovalutate.
Apnea notturna e russamento: cosa sono?
Secondo alcune statistiche, circa il 20% dei bambini russa durante il sonno: magari possono esserci giorni in cui questo non avviene, ma generalmente si stima che succeda almeno tre giorni alla settimana. Il russamento consiste in un rumore piuttosto fastidioso che viene causato dal passaggio dell’aria attraverso un canale ristretto, sia bocca o naso, ad una velocità piuttosto alta.
Un disturbo più complesso è invece rappresentato dall’apnea notturna: si tratta di un arresto del respiro che abbia una durata di almeno 10 secondi. Per fortuna nei più piccoli è abbastanza rara, mentre più frequenti sono i casi di fatica respiratoria continua (abbreviata spesso con la sigla UARS).
Le problematiche legati ai disturbi del sonno
Queste problematiche possono colpire anche i bambini nati da pochi mesi: le cause sono diverse, spesso riconducibili a un’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille. Le conseguenze possono essere spesso fastidiose: un bimbo che ha problemi a dormire nella notte, sarà poi nervoso ed agitato durante tutta la giornata.
Inoltre, se il sonno non è sereno, il piccolo può avere delle difficoltà di attenzione e non riuscire a concentrarsi.
L’importante è non sottovalutare i sintomi e cercare di porre rimedio, come possibile e secondo le prescrizioni del pediatra. Esistono infatti diverse possibilità per intervenire, a partire da spray nasali, apparecchi e device ortodontici, fino ad arrivare agli interventi chirurgici nei casi più complessi.
Quello che il genitore deve fare è osservare il comportamento del figlio nel tempo, e porsi in allarme nel caso in cui il piccolo russi costantemente ogni notte, oppure si risvegli troppo spesso, manifesti stanchezza ed agitazione durante il giorno, sia soggetto a frequenti incubi notturni e pianga senza motivo apparente, oppure soffra di perdite involontarie di pipì.
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