I bambini sono estremamente delicati e, soprattutto nei primi mesi di vita, necessitano di numerose cure ed attenzioni. Quando un bambino è molto piccolo e non ha ancora imparato a parlare infatti, è difficile per mamma e papà riuscire a capire se vi sono dei problemi più o meno preoccupanti che devono essere risolti il prima possibile. Per tale ragione dunque la mamma e il papà devono imparare ad osservare bene i comportamenti del loro bimbo per riscontrare eventuali disturbi. Tra quelli da tenere in considerazione potrebbero esserci i disturbi legati all’udito del bambino che bisogna saper riconoscere.
Come riconoscere i disturbi dell’udito in un bimbo piccolo?
Per riconoscere eventuali disturbi all’udito bisogna innanzitutto effettuare dei controlli a partire dalla nascita del piccolo. L’esame dell’udito al giorno d’oggi non è obbligatorio ma è vivamente consigliato soprattutto perché un disturbo congenito può essere riconosciuto solo intorno ai 2 o 3 anni, quando il bambino ha già iniziato a sviluppare le capacità cognitive e sociali che in questo caso potrebbero essere compromesse. L’esame da effettuare non è invasivo per i bimbi ed è estremamente veloce.
Generalmente una mamma non si accorge immediatamente del disturbo uditivo nel bimbo. Prima che il bambino cominci a parlare, un eventuale segnale che dimostra un abbassamento di udito sta nel fatto che il bimbo non reagisce in alcun modo al fragore o all’eccessivo rumore che si sviluppa intorno a lui.
Quando invece comincia a pronunciare le prime parole ma non è in grado di comunicare che non riesce a sentire bene, il disturbo può essere decisamente sottovalutato. Oltre a questi segnali un genitore può rivelare un campanello d’allarme se nota che il piccolo tende a stancarsi rapidamente, a distrarsi oppure a restare in disparte.
Per i bambini leggermente più grandi invece bisogna fare attenzione se essi alzano molto il volume della televisione o se chiedono spesso di ripetere delle frasi.
Le possibili cause dei disturbi dell’udito del bambino
Le possibili cause di un disturbo dell’udito nel bambino possono essere genetiche nella quasi metà dei casi. Spesso tale patologia si manifesta al momento della nascita mentre in altri casi successivamente. Altre possibili cause possono essere delle infezioni virali, come l’otite.
In entrambi i casi, al minimo sospetto di un disturbo uditivo nel bambino, è comunque consigliabile rivolgersi al proprio pediatra di fiducia il quale, se lo riterrà opportuno, indirizzerà i genitori verso un esame audiometrico.
Il video della settimana