Il giallo delle mimose dell’8 marzo si è presto tinto di rosso: i tre efferati delitti che hanno visto coinvolte altrettante donne in meno di 48 ore a ridosso della Giornata Internazionale della Donna hanno particolarmente scosso l’opinione pubblica, ma – ahinoi – non sono stati certo un caso isolato.
Il femminicidio continua a mietere vittime, silenziosamente, quotidianamente, persino in controtendenza rispetto alle statistiche degli omicidi in generale: a fronte di un calo di questi ultimi, l’uccisione di donne – da parte di mariti, fratelli, conviventi, padri o ex compagni – è in crescita, attestando la media di un femminicidio ogni tre giorni.
Una piaga che non può e non deve passare inosservata, fra le tante iniziative di sensibilizzazione lanciate negli ultimi tempi ha fatto particolarmente discutere quella in cui i principali personaggi dei cartoni animati e delle favole Disney, rompendo gli schemi tradizionali, si sono trasformati in aguzzini e carnefici delle loro storiche amate: da Homer a Braccio di Ferro, dal Principe Azzurro a Superman, tanti eroi della matita hanno gettato la maschera dei “buoni” per indossare quella della prepotenza e della violenza.
L’idea è dell’artista salentino Alexsandro Palumbo, già noto per aver lanciato la provocazione delle principesse Disney disabili, che ora reinterpreta gli eroi dei cartoni animati in versione cattiva: il simpatico Homer diviene il violento marito di Marge, il Principe Azzurro tinge di rosso la pelle della sua amata, sia lei Cenerentola o Biancaneve, mentre i poteri di Superman sono utilizzati non più per nobili fini, ma per sfigurare la sua Lois.
Immagini chiare ed eloquenti: se un appassionato di fumetti rimarrà deluso al vedere il proprio idolo trasformarsi in un bruto, chissà quanto inestimabile sarà la delusione di una donna quando scoprirà sulla propria pelle che l’uomo al suo fianco, anziché proteggerla come un vero eroe, la tratta come una merce, a proprio piacimento.
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