Dalle pagine della rivista finlandese Plos One, arrivano i risultati di uno studio su bimbi, scuola e sport. Stando alla ricerca, condotta su 186 bambini tra i 6 e 9 anni, i bei voti a scuola sono strettamente collegati all’attività fisica praticata nel tempo extra scolatico. In particolare fare sport fa bene soprattutto alle pagelle dei maschietti.
Gli esempi tra binomio sport e scuola sono tangibili e decisamente interessanti. I bimbi che fuori dalla scuola praticano più sport hanno un rendimento migliore nella lettura. Facendo uno sport di squadra, come calcio o pallavolo, si diventa più bravi in aritmetica. Inoltre, lo sport fa bene alla postura, è un toccasana per la sedentarietà e apporta benefici alla salute generale dei piccoli.
Spesso, però, complici il tempo e le possibilità economiche, non è sempre possibile far praticare uno sport ai bambini. In questi casi, allora, basterebbe recarsi a scuola a piedi o in bicicletta, per ottenere voti migliori ad esempio nella lettura. Come spiegano i ricercatori, infatti, maggiore è il tempo speso in attività fisica (durante le vacanze, nell’orario post scolastico, nel tragitto dalla casa a scuola) e in sport organizzati, migliore sarà il rendimento nei momenti sedentari dei compiti pomeridiani e maggiori saranno le abilità acquisite durante i primi anni di scuola.
Gli esperti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma danno consigli pratici su quali sport sono più adatti alle varie fasce di età. Per i bambini in età prescolare, si può scegliere il nuoto. Dai 6-7 anni si può pensare a uno sport di squadra (calcio, pallavolo, pallacanestro, pallanuoto, rugby, pallamano e hockey) in cui vengono coniugati impegno atletico, aspetto ludico, spirito di squadra e collaborazione. In generale, fino ai 7-8 anni sarebbe opportuno scegliere attività in cui si impari ad utilizzare il proprio corpo nello spazio per sviluppare il coordinamento motorio e una cognizione spazio-temporale. Si può proporre ai bimbi la ginnastica o l’atletica leggera.
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