Viziati, egoisti e narcisisti: i figli unici non vantano certo una buona nomea nell’immaginario collettivo, peraltro non certo per colpa loro. Infatti, la maggioranza dei difetti comuni che vengono riscontrati ai figli unici sono da addebitare ai genitori e al modo di relazionarsi con loro e di decidere le linee guida della loro educazione: fra gli errori più frequenti che i genitori di figli unici commettono quando si tratta di crescere il loro bambino c’è una tendenza a dargliele tutte vinte. Non si tratta solo di arrendevolezza, ma di un ambiente familiare che, per lo più, è composto solamente da adulti: genitori, nonni e zii tendono a cedere a ogni richiesta e, quindi, il figlio unico ha più probabilità di essere capriccioso e di diventare un piccolo tiranno.
Essendo al centro dell’attenzione, i figli unici vengono spesso inondati di lodi e gratificazioni: fermo restando il beneficio dell’elogio dei progressi e dei miglioramenti, non bisogna essere troppo indulgenti. Le critiche e i rimproveri fanno sicuramente parte del percorso di crescita e servono anche a evitare che il bambino possa rimanere profondamente deluso dai fallimenti futuri.
Inoltre, il genitore di figlio unico tende a essere molto protettivo: nella prima infanzia, si teme l’esplorazione della società e, in particolare, il contatto con gli altri bambini, temendo che il figlio possa rimanere ferito. Questo può essere molto dannoso, portando il bambino a un’incapacità di relazionarsi o a un senso di superiorità; nel crescere, inoltre, può portare a una scarsa autostima.
Non bisogna nemmeno eccedere nel caricare le sue scelte di aspettative nostre: dal corso sportivo a quale istituto frequentare, un genitore non deve mai cercare di pilotare le decisioni del figlio, nella speranza che il bambino possa realizzare i sogni del padre o della madre rimasti nel cassetto. Dalle piccole alle grandi cose, ricordiamoci di fare un passo indietro e lasciare al bambino carta bianca nelle scelte.
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