Quando una campionessa del mondo diventa mamma molti pensano che la sua carriera sia finita, che il suo corpo sia cambiato e i suoi impegni non le permettano più di essere quella di un tempo.
È davvero così?
No, e oggi vi raccontiamo la storia di mamme campionesse dello sport che non solo non hanno mai mollato, ma hanno continuato a seguire i loro grandi sogni nonostante le difficoltà.
La storia di Blanca Manchón
Il TheObjective ha recentemente pubblicato un articolo su Blanca Manchón, sei volte campionessa di windsurf che pochi mesi dopo aver partorito è stata abbandonata da tutti i suoi sponsor. Nessuno degli sponsor voleva rinnovarle il contratto dopo la gravidanza, ma lei era determinata a far capire a tutti che, anche se aveva dato alla luce un figlio, era ancora la campionessa di un tempo.
Al campionato di Salou, accompagnata dalla sua famiglia, gareggia con una tavola e una vela in prestito nella classe raceboard, in cui non si era mai cimentata prima di allora. Nessuna preparazione atletica a fianco di un istruttore, nessuna comodità da campionessa e nonostante tutto, Blanca vince la gara.
Le mamme campionesse che hanno gareggiato in dolce attesa
Un altro esempio è la campionessa americana di nuoto Dana Vollmer, che lo scorso aprile ha gareggiato al sesto mese di gravidanza, con l’appoggio del suo ginecologo e il suo grande amore per il nuoto. La 5 volte oro olimpico non ha rinunciato alla sua passione, sempre tenendo conto della sua salute e di quella del piccolo che portava in grembo.
Anche le nostre campionesse italiane non hanno smesso di praticare lo sport della loro vita dopo che sono diventate madri. Ricordiamo Daniela Ceccarelli nello sci, Fiona May nel salto in lungo, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini nella scherma, Josefa Idem nella canoa e tantissime mamme sportive che non hanno mai visto il loro “essere mamme” come un limite e lo hanno dimostrato a tutto il mondo.
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