È terminata ieri la diatriba che ha avuto come protagonista Gabriella Carsano e sua figlia. Proprio ieri 21 febbraio 2017, il curatore speciale della bambina contesa dai genitori-nonni Luigi Deambrosi e Gabriella Carsano ha chiesto ai giudici della Corte di Appello di Torino di confermare la sentenza di adottabilità.
Nessuna colpa per i genitori naturali
In un caso aperto dal 2010, il procuratore speciale ha spiegato una triste verità. I genitori biologici della bimba non hanno rapporti con lei da quattro anni e anche se ieri la Cassazione ha ammesso che non sono accusati di nessuna colpa, non possono riavere indietro la loro figlia. Oggi la piccola ha sette anni e a poche settimane di vita è stata portata via ai genitori naturali, Luigi Deambrosi e Gabriella Carsano, dopo una segnalazione da parte dei loro vicini di casa per averla lasciata in macchina da sola mentre piangeva.
Con un intervento da parte degli assistenti sociali, il tribunale aveva pronunciato la sentenza: i due genitori non erano adatti per badare alla bambina e per questo doveva vivere con una famiglia adottiva.
Ribattezzati dall’opinione pubblica Genitori-Nonni
Il caso ha ricevuto molta attenzione perché i due genitori biologici sono stati rinominati dall’opinione pubblica “genitori nonni”. Il perché è facile intuirlo: quando è nata la loro figlia avevano rispettivamente 69 e anni lui e 57 anni lei.
A giugno del 2016 l’avvocato Adriana Boscaglia ha chiamato in causa nuovamente la Suprema Corte e ha ottenuto un ribaltamento della sentenza. Secondo l’avvocato c’era stato un errore: l’accusa di abbandono della bambina, accusa su cui il padre è stato assolto in tutti i tre gradi di giudizio, era infondata. La Cassazione ha spiegato che sulle precedenti sentenze c’è stato un forte pregiudizio di fondo sull’età dei due genitori naturali.
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