Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro di sé, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra, e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri.
Con all’attivo un libro e 3300 followers sul web, Giada Sundas è una delle mamme più popolari del momento.
Una mamma normale, come tante, resa ancor più speciale dalla sua “normalità”, che ha saputo raccontare con ironia la vita quotidiana di una mamma.
Una mamma controcorrente
Giada Sundas, prima su Facebook e poi con il suo libro, ha saputo conquistare il pubblico, ed in particolare le mamme, raccontando le piccole e grandi sfide quotidiane di una mamma in modo ironico, ma con un fondo di serietà che è stato capace di divertire, ma anche far riflettere, molte persone.
Le mamme che racconta Giada, quelle che sono state capaci di spezzare le catene del pregiudizio, non sono super-mamme, ma solo mamme normali che hanno saputo vivere il loro ruolo e la loro quotidianità senza soccombere alle critiche che vengono scaricate su di loro.
Le mamme ribelli, secondo la scrittrice, sono quelle che hanno il coraggio di ammettere che anche loro, nei momenti più difficili della maternità, si sono chieste cosa le avesse spinte a fare la scelta di mettere al mondo un figlio. Come Giada, che ha avuto il coraggio di ammettere di non essere una mamma super-organizzata, sempre perfetta e sorridente.
“Le mamme ribelli non hanno paura”
“Le mamme ribelli non hanno paura” è un libro scritto sotto forma di diario, un racconto dei primi due anni della figlia di Giada, che parte già dall’arrivo a casa con la piccola appena nata, e descrive in maniera divertente e toccante il modo in cui un figlio riesce, fin da subito, a cambiare e stravolgere la tua vita.
Una lettera, per quella figlia che un giorno crescerà e, leggendo, potrà ricordare anche ciò che aveva dimenticato della sua infanzia.
Un album di ricordi per la mamma, da sfogliare quando sentirà la mancanza di minuscole braccine che ti stringono, di baci umidi e di sguardi adoranti.
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