Nancie Atwell è un’insegnate di una scuola del Maine, negli Stati Uniti. Il suo nome, probabilmente, non sarà noto a molti, ma pare che sia “la maestra migliore del mondo”.
Proprio quest’anno, infatti, ha vinto il Global Prize For Teaching della Varkey Foundation (una sorta di Premio Nobel per gli insegnanti). Con i suoi modi affabili e cordiali, Nancie Atwell riesce a farsi voler bene da tutti (bambini e genitori), e riesce a tenere a bada anche i soggetti più difficili, con problemi disciplinari o comportamentali.
Si occupa soprattutto dell’alfabetizzazione dei bambini e, con il suo metodo di insegnamento, riesce a trasmettere l’amore per la scrittura e la lettura libera. Pare addirittura che ogni anno i suoi studenti leggano fino a 40 libri e compongano circa 20 scritti, tra prosa e poesia, talmente belli che meriterebbero la pubblicazione.
Il suo è un metodo particolarmente valido proprio per la sua capacità di diffondere tra i più piccoli la passione per la lettura e per la scrittura. Questo, si sa, è un compito non facile, soprattutto se i bambini non mostrano molto interesse per la scuola, i libri e l’apprendimento.
Il carattere innovativo del metodo sta nella convinzione da parte della Atwell, dell’assoluta necessità della lettura fin dalla prima infanzia. A suo parere, infatti, ogni bambino, qualunque sia la sua provenienza, dovrebbe leggere molto. In questo modo può ampliare, in maniera naturale, il sue bagaglio di conoscenze e sarà in grado in futuro di cogliere maggiori opportunità nella vita.
A suo parere non bisogna limitarsi alle letture necessarie al superamento di test e verifiche (come prevedono i metodi standard), ma ogni bambino dovrebbe avere a disposizione il tempo necessario per essere stimolato, da solo, alla lettura, curiosando tra libri e carta stampata.
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Francesco Ledda