Dormire fa bene. A tutte le età. Per i bambini, in particolare, è fondamentale per recuperare la stanchezza e affrontare con il giusto spirito la giornata. Non c’è un’età, infatti, per smettere di fare il riposino, anche se, con il passare degli anni, tra asilo, scuola e impegni vari le possibilità si riducono sempre più.
In particolare, però, durante il primo anno di vita, quello del “pisolino” pomeridiano è un momento assolutamente irrinunciabile nella quotidianità dei neonati. Stando ad un recente studio condotto dai ricercatori della Ruhr-Universität Bochum di Bochum (Germania) e della University of Sheffield di Sheffield (Regno Unito), il riposino del pomeriggio non serve solo a recuperare le energie per affrontare la seconda parte del giorno, ma aiuta anche a consolidare la memoria.
Quindi, se si insegna qualcosa ai bambini prima della nanna (come una parolina, un gesto, una canzone…) essi la impareranno più velocemente, perché è proprio durante il riposino che lo sviluppo cognitivo è massimo.
Gli studiosi sono arrivati a tale risultato con un test su 216 bambini tra i 6 e i 12 mesi. Dopo avergli sottoposto tre piccoli esercizi, alla metà di loro è stato permesso di dormire per 3-4 ore, mentre all’altra metà no. Il giorno dopo, i bimbi che avevano riposato hanno saputo ripetere meglio i giochi, perché li ricordavano di più.
Come ha affermato la Dott.ssa Jane Herbert, della Sheffield University: “I bambini che avevano dormito avevano imparato bene gli esercizi; invece quelli che non avevano riposato non avevano appreso niente”.
E allora, soprattutto nel primo anno di vita, cerchiamo di far dormire i nostri bambini, anche se spesso non ne hanno voglia e le ninne nanne durano per ore. Ne guadagnerà la loro memoria (e, in più, noi avremo un paio d’ore di pausa, per un rigenerante relax)!
Il video della settimana
Romolo Fontanella
Speriamo bene: Lollo ne ha fatti talmente tanti che dovrebbe essere un genio!!!!!!!!!!!!!1