Torna la stagione fredda e con quella torna anche l’influenza: secondo il Ministero della Salute quest’anno però sarà meno aggressiva.
Se nel 2016 la febbre e i sintomi influenzali avevano costretto a letto circa 7 milioni di italiani, per il 2017 si parla di un bacino di pazienti di circa 4 o 5 milioni.
Nonostante il calo dei contagi previsti, però non è da sottovalutare la pericolosità dell’influenza, soprattutto per i bambini molto piccoli, specialmente se in casa c’è un fratello maggiore…
I motivi? Ce li spiega una ricerca inglese condotta dal Great Ormond Institute of Child Health dell’University College di Londra.
I fratelli maggiori sono untori dell’influenza
La ricerca, pubblicata dall’European Respiratory Journal, ha osservato oltre 400 mila bambini, nati tra il 2007 ed il 2015 ed ha testimoniato come i neonati sotto i 6 mesi d’età con un fratello maggiore erano due volte più soggetti a contrarre l’influenza.
Inoltre, nel caso i fratelli maggiori fossero due, il rischio per i neonati addirittura triplicava.
Insomma: lo studio ha confermato ciò che abbiamo sempre sospettato. I bambini sono potenti untori e sono un effettivo veicolo influenzale, mettendo a rischio la salute dei fratelli più piccoli, specialmente se si tratta di neonati che non possono accedere ai vaccini antinfluenzali (vietati fino ai 6 mesi).
Come prevenire il rischio di influenza nei bambini piccoli?
Se in casa c’è un neonato, specialmente nato tra luglio e dicembre e quindi più debole nel periodo invernale, è bene chiedere al “grande di casa” di rispettare le principali norme igieniche – come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti molto ravvicinati con il più piccolo – per limitare il rischio di contagio.
Chiedete consiglio anche al vostro medico per approfondire insieme le possibili terapie farmacologiche preventive a disposizione, in modo da affrontare l’inverno e l’influenza con meno preoccupazione.
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