Lo sapevi che il 40, 9% dei genitori italiani vorrebbe una babysitter bilingue?
Questo il dato riscontrato da un’indagine realizzata da Sitter Italia, sito specializzato nella ricerca di babysitter, probabilmente derivato dal fatto che la maggioranza della popolazione italiana non è in grado di parlare correttamente l’inglese. Anche le analisi Eurostat lo confermano. Su un campione di persone intervistate tra i 25 e i 64 anni solo il 10% ha un’ottima padronanza della lingua inglese, mentre il 64% ha una conoscenza appena sufficiente.
La seconda lingua come marcia in più per bambino
Nel mondo che ci circonda, nella realtà in cui vivranno i nostri figli la globalizzazione sarà sovrana. Le competenze richieste saranno sempre maggiori e parlare più di una lingua aiuterà i nostri bambini a districarsi in un mondo sempre più competitivo.
La conoscenza di una seconda lingua è fondamentale anche per la crescita personale dei bambini: stare a contatto con altri suoni e altre culture aiuterà i ragazzi ad avere una visione più ampia del mondo e orizzonti più ampi in ogni ambito della loro vita.
Una babysitter bilingue per abituarli fin da piccoli
Ecco che la ricerca di una babysitter che conosca alla perfezione l’inglese diventa non solo fondamentale, ma anche raccomandata. Il metodo 1-1 (una persona e una lingua), il continuo ascolto dell’inglese e le ripetizioni in libri, canzoncine, giochi aiutano i bambini, fin dalla più tenera età, ad apprendere e assimilare l’inglese.
Non solo: parlare una seconda lingua aiuta i bambini a sviluppare capacità cognitive e di immaginazione molto importanti. I piccoli saranno per sempre recettivi e pronti, anche da adulti, a imparare anche altre lingue.
Come favorire l’apprendimento della lingua
Da genitori possiamo fare in modo che l’apprendimento dell’inglese sia naturale e semplice per i nostri bambini. Ecco dunque alcuni consigli per favorire l’apprendimento di una seconda lingua:
- Non crearsi false aspettative: avere una babysitter madrelingua inglese non significa che in pochi giorni nostro figlio parlerà inglese.
- Una lingua non si può apprendere senza un contatto fisico-affettivo: il bambino deve avere un contatto affettivo con la lingua da apprendere. Non basta far vedere la TV in inglese, deve esserci una persona che stabilisca un rapporto, come una babysitter.
- Prima si comincia meglio è: prima il bambino comincia ad ascoltare la musicalità della nuova lingua più semplice sarà per lui apprenderla.
- Non interferire direttamente: se non si è madrelingua o non si parla l’inglese alla perfezione, meglio non insegnarla noi stessi. Potremmo confondere il bambino e, peggio ancora, insegnargli una lingua in maniera errata.
- Non esercitare pressione sul bambino: si può arrivare a un rifiuto.
- Costanza: i bambini apprendono rapidamente e dimenticano rapidamente. Quindi nell’insegnare una seconda lingua bisogna essere costanti. Per questo una babysitter bilingue può essere la scelta vincente.
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noi parliamo a volte in inglese a nostra figlia, questi sono gli anni in cui si assimila più facilmente! passate a vedere anche la nostra pagina vi divertirete https://www.facebook.com/youngtrendymama
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