La battaglia di una mamma coraggio con un figlio disabile

Sta avendo vasta eco la battaglia di Sandra Cianchi, mamma del piccolo Matteo di 8 anni, disabile al 100%. Questa mamma coraggio ha lanciato un grido disperato d’aiuto, il bambino non vede, non parla e non cammina ed ogni giorno deve anche fare i conti con le barriere architettoniche del quarto piano di un appartamento a Montelupo, in provincia di Firenze.

Una lotta quotidiana

La donna si è sfogata, sostenendo che l’ascensore nel palazzo non è a norma ed è complicato salire o scendere con la carrozzina per portare il piccolo Matteo fuori.

È una lotta quotidiana anche perché la casa è troppo piccola per contenere medicinali, omogeneizzati, la carrozzina e tutte le altre cose necessarie per la sopravvivenza di Matteo.

“Non lasciatemi sola”

Un grido di aiuto in piena norma quello lanciato da Sandra Cianchi, costretta a pagare 1.500 euro di spese condominiali e senza la possibilità di lavorare poiché vive in simbiosi con Matteo. Il marito è morto e le ha lasciato una pensione di 500 euro, troppo poco per andare avanti e proseguire questa battaglia.

La donna chiede alle istituzioni di non lasciarla sola, e sul web è arrivata una pioggia di like, in attesa che arrivi anche una casa nuova per Matteo e Sandra.

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9 commenti

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  1. Adesso criticatemi pure…ma questa l’Italia!!!! Aiutiamo gli altri a non fare niente e non aiutiamo, donne, famiglie, bambini che vivono queste situazioni!!!! Sono arrabbiata con questo paese e con chi lo appoggia!!!!