E’ stato presentato il 20 novembre scorso a Roma il nuovo rapporto Unicef dal titolo 25 anni di progressi per l’infanzia e l’adolescenza. Il primo trattato era stato stilato dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e, nel corso degli anni, ha riscosso i favori di ben 194 stati, che lo hanno sottoscritto.
Il presidente dell’Unicef Giacomo Guerrera ha dichiarato: “La missione dell’UNICEF è quella di proteggere i diritti di tutti i bambini, in ogni luogo e in qualsiasi attività che porta avanti ed è l’unica organizzazione specificatamente menzionata dalla Convenzione come fonte di assistenza tecnica e di consulenza”.
Durante la presentazione pubblica di fronte alle autorità competenti, sono stati illustrati in maniera precisa e concreta i progressi sociali, politici e di sensibilizzazione pubblica, nonché i traguardi, raggiunti in questi 25 anni dalla Convenzione.
E, numeri alla mano, i passi avanti per il miglioramento delle condizioni di vita deibambini nel mondo, sono reali. Tasso di mortalità infantile quasi dimezzato dal 1990, alfabetizzazione in aumento del 40%, casi di polio ridotti del 99% dal 1998 e vaccinazioni in crescita, decessi delle madri per gravidanza ridotti del 40%, e così via. Proprio a partire da questi dati, l’incontro si è aperto con la domanda: “Oggi il mondo è un posto migliore per bimbi e adolescenti, rispetto a 25 anni fa?”.
La risposta sembrerebbe essere “sì”, anche se, naturalmente, la strada da percorrere è ancora molto lunga…
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