Hanno ancora l’età per giocare con le bambole e per rincorrersi fra i cespugli nella campagna che circonda le loro case, eppure ogni giorno 39.000 bambine vengono maritate contro la loro volontà, strappate troppo presto all’innocenza dell’infanzia.
Immagini di bambine vestite da sposa secondo le tradizioni della loro cultura, festeggiate da clan e famiglie nel loro paese d’origine, vengono spesso trasmesse da televisioni e media, ma forse non bastano per pungerci nel vivo sulla drammaticità della situazione.
Proviamo, per una volta, a cambiare le carte in tavola e a prendere una bella ragazzina bionda di 12 anni che vive nella moderna Norvegia e prepariamola secondo i nostri canoni per il matrimonio: trucco e parrucco, abito bianco con strascico e ingresso in una chiesa gremita di persone.
La ragazzina, più prossima alla Prima Comunione che al matrimonio, sta per sposarsi con un uomo di 37 anni e quando il parroco pronuncia le solite frasi di rito la sposa, invece di unirsi in matrimonio, abbandona l’altare.
Vorremmo che questo finale diverso, inatteso ed eroico di una bambina che potremmo essere state noi da piccole, che potrebbe essere nostra figlia o la compagna di asilo del nostro ometto di casa potesse essere vissuto dalle quasi 40mila bambine che ogni giorno si sposano. Ma purtroppo è solo una finzione, promossa dall’associazione Plan, in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine (11 ottobre).
Un video molto breve, con una bellissima colonna sonora e immagini vivide che riesce nel suo intento: calare lo spettatore occidentale nel dramma delle spose bambine, una piaga di cui – cambiando contesti ed epoca – anche noi avremmo potuto essere vittime.
Il video della settimana