Il latte materno è l’alimento migliore per un neonato.
Tuttavia, esistono delle circostanze che rendono impossibile alimentare il piccolo con il latte della madre e, spesso, sono proprio i bambini che ne avrebbero più bisogno a doverne fare a meno. Come, ad esempio, i neonati prematuri per i quali il latte materno può valere più di mille medicine.
Tuttavia, qualora mancasse, l’alternativa è il latte in polvere o la banca del latte, realtà non sempre presente: in Lombardia, esiste solamente quella del presidio Macedonio Melloni.
Inutile dire che per molti bambini, il latte materno (anche di altre generose mamme) rimane un’utopia.
Da qui, l’idea di aiutare gli oltre 1.500 prematuri che nascono ogni anno nella sola Lombardia: l’azienda Mommilk ha messo a punto un sistema di pastorizzazione hitech (72 gradi per 15 secondi) che consente di preservare le migliori caratteristiche nutrizionali del latte.
I reparti di neonatologia che ne necessitassero (ad ora sono quattro, fra cui la clinica Mangiagalli di Milano) inoltrano la domanda e ricevono il latte. Per ora, è previsto un pagamento del latte ricevuto, ma non si esclude che il costo richiesto dall’azienda possa essere facilmente coperto dagli sponsor.
Questa soluzione permette, quindi, agli ospedali di non sostenere il costo di gestione dell’intera banca del latte e, al contempo, di avere a disposizione il miglior alimento per i più piccoli: il latte materno, anche se la loro mamma non può dargliene.
Una lodevole iniziativa, quindi, che consentirà a molti bambini, troppo frettolosi di venire al mondo, di compensare le carenze nutrizionali e di affrontare i primi giorni duri di vita contando su un buon mix: amore della mamma e latte materno.
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