La retinopatia dei prematuri è una malattia, conosciuta anche come fibroplasia retrolentale, che colpisce soprattutto i bambini prematuri, come si evince dal nome.
Questa patologia, in parole povere, colpisce i vasi della retina. Sono le neovascolarizzazioni, i nuovi vasi che si formano nella periferia della retina a causare il disturbo che implica una concreta possibilità di cecità o forte miopia.
Ora, però, una nuova scoperta sembra dare nuove speranze per prevenire la malattia che, ricordiamo, si verifica tra i bambini prematuri (circa il 50% dei neonati pre termine negli Usa ne sono affetti) che nascono tra le 22 e le 28 settimane di gestazione e che hanno un peso pari o inferiore al chilo.
Allattamento al seno: la terapia salva-vita
Bene, che i bambini allattati al seno hanno una minore possibilità di contrarre la malattia. E questo rischio, se il bambino è allattato con latte materno, non cala di poco, cala del 75%, insomma una cifra importante.
Ma vediamo come si è arrivati a fare questa scoperta. Un gruppo di ricercatori di varie nazionalità, tra cui Canada, Cina e Regno Unito, hanno preso in considerazione ben 5 studi condotti sulla ROP per un totale di 2.200 neonati monitorati. Quello che è stato controllato è la frequenza con cui questi bambini venivano allattati al seno o con latte in formula.
I bambini presi in esame avevano un’età gestazionale tra le 26 e le 30 settimane e un peso che variava tra 1,7 e tre chili. Ebbene, nei bambini allattati al seno la probabilità di contrarre la ROP calava del 75% con la formula calava del 45%. Si parla comunque di allattamento esclusivo senza introduzione di altri alimenti all’infuori del latte materno o formulato.
Il perché di questo drastico calo dell’incidenza della malattia si spiega col fatto che il latte materno contiene dei potenti antiossidanti e ha delle proprietà immuno-protettive. Insomma, quando si dice che il latte di mamma sia importante non è solamente per propaganda.
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