Un ottimo metodo per mantenere libero il naso del bebè è il lavaggio nasale, una pratica oramai suggerita da tutti i pediatri italiani per l’igiene quotidiana dei più piccoli. Ma sapete come praticarlo in modo corretto? Se la risposta è no, scopritelo con noi.
Come eseguire il lavaggio nasale
L’irrigazione nasale consiste nello spruzzare nel nasino del pargolo 10-20 ml di soluzione fisiologica, esercitando una modesta pressione. Il tutto due volte al giorno.
Per effettuare il lavaggio tenete la testa del bambino reclinata su un lato, poi inserite con delicatezza l’estremità del beccuccio nella narice superiore e spruzzate la soluzione che uscirà da quella inferiore rimuovendo il muco. Infine ripetete la manovra anche nell’altra narice.
Oltre alle fialette monodose da spruzzare direttamente nel naso del bebè, potete ricorrere all’ausilio di una siringa senza ago oppure alle apposite bombolette a pressione, ovviamente nelle diverse formulazione in base all’età del bambino.
I benefici del lavaggio nasale
Se da un lato il lavaggio nasale è utilissimo per rimuovere le secrezioni e aiutare il bambino a respirare meglio dal naso, dall’altro è un ottimo rimedio per contenere i sintomi delle allergie e per prevenire alcune delle più comuni patologie delle alte vie aeree, come il raffreddore o i malesseri stagionali dei primi freddi.
Ma non solo, in quanto curare il naso e mantenerlo pulito permette di detergere l’apertura della tromba di Eustachio, anche detta tuba uditiva, migliorando la ventilazione dell’orecchio e contrastando, di conseguenza, l’insorgenza di complicazioni infettive locali, come l’otite catarrale, assai diffuse tra i più piccoli.
Lavaggio nasale: soluzione isotonica o ipertonica?
Sebbene le soluzioni più utilizzate per il lavaggio nasale siano di tipo isotonico, quindi aventi la stessa concentrazione di acqua e sale, uno studio del 2012 ha rivelato che in caso di rinite allergica causata da pollinosi è molto più efficace ricorrere a una soluzione ipertonica che contiene una più alta percentuale di sale.
In tutti gli altri casi è invece meglio fare affidamento alla soluzione fisiologica isotonica. Tutto chiaro?
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