Irene da oggi ha due mamme: quella biologica e quella che l’ha adottata, compagna della donna che l’ha messa al mondo.
Il verdetto arriva dal Tribunale dei Minori di Roma e senza dubbio è destinato a far discutere: infatti va a legittimare (almeno in questo caso) la famiglia omogenitoriale, composta da due genitori omosessuali. La famiglia in questione è stata monitorata dal Tribunale: si tratta di una coppia composta da due professioniste, che stanno insieme da molti anni. Nel corso del loro rapporto hanno deciso di concepire una bambina in una clinica estera, piccola che poi è nata in Italia.
Dopo la richiesta di adozione da parte della compagna, la vita di entrambe è stata per molto tempo sotto la lente d’ingrandimento del Tribunale e alla fine, dopo incontri con gli insegnanti, con i parenti, con tutti quelli che vivono intorno alla coppia, emerge che Irene è felice, vive in un ambiente solido e di conforto. Quando sarà il momento di parlare ad Irene della sua origine, le due donne hanno già deciso che si affideranno a degli specialisti.
Il consulente tecnico alla fine stabilisce che “L’adeguatezza genitoriale presuppone la presenza necessaria di funzioni e responsabilità specifiche che non dipendono dall’essere madre-padre, donna-uomo, o addirittura dalla presenza o dal sesso del co-genitore. Nel caso in oggetto l’esame delle competenze genitoriali è positivo e il giudizio clinico è assolutamente favorevole”.
La sentenza tiene conto anche delle indicazioni giunte dalla Corte di Strasburgo, che ha già bacchettato per non aver riconosciuto i matrimoni civili omosessuali.
Il nostro paese però, a fronte anche di un retaggio cattolico da sempre più restrittivo sul tema, si trova ancora decisamente indietro sul tema dell’uguaglianza.
Un tempo ad essere discriminati erano i figli dei genitori separati, additati come diversi. Oggi tocca ai bambini con genitori omosessuali. La cosa singolare è che le persone che gridano allo scandalo e sbraitano che i bambini non si toccano, sono proprio quelle che poi segnano a dito questi piccoli come diversi.
Sarà che sarete voi, che temete il diverso, il vero problema da risolvere?
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