I bambini (ma non solo) odiano le costrizioni e, fra queste, le più indigeste rimangono quelle legate al mondo della scuola e, in particolare, dei compiti delle vacanze. Chi di noi non ha detestato quel libro incluso nella lista dei compiti estivi e poi, rileggendolo da adulto, si è innamorato delle gesta del protagonista?
Tanti, anzi tantissimi sono i racconti di adulti che ricordano con sofferenza i libri imposti dagli insegnanti, eppure leggere sin dalla tenera età fa non solo bene, ma può avere effetti molto positivi sul nostro rendimento professionale ed economico futuro.
Leggere da bambini: e il successo è assicurato
Non si tratta di modi di dire o luoghi comuni, ma di risultati emersi da una ricerca condotta da un team dell’università di Padova (Giorgio Brunello, Guglielmo Weber e Christoph Weiss) e pubblicato sul The Economic Journal.
Gli studiosi hanno preso in considerazione 6.000 uomini nati in 9 differenti Paesi europei che hanno vissuto la loro infanzia fra il 1920 e il 1956, un periodo storico di profonde trasformazioni socio economiche in Europa, fra cui l’affermarsi dell’obbligatorietà dell’istruzione di base. I ricercatori si sono concentrati sulla possibilità di accesso alla lettura e ai libri dei bambini a 10 anni nella loro famiglia d’origine, chiedendo se in casa ci fossero più o meno di 10 libri e quante librerie.
Grazie alla lettura figli più appagati (e remunerati)
Prendendo in considerazione i bambini che avevano completato la scuola dell’obbligo e svolto un anno in più di istruzione non obbligatoria, ne è emerso che i guadagni da adulti sono stati del +5% per i bambini che vivevano in case con una sola libreria e del +21% per i bambini che, invece, vivevano in case con molti più libri.
Ciò giustifica, quindi, come a parità di livello scolastico chi, da bambino, è stato stimolato alla lettura abbia avuto nel tempo un ritorno anche economico della sua passione. Il consiglio per noi mamme è quello di stimolare i nostri figli alla lettura, sfruttando i libri per le vacanze come pretesto per avvicinarli al magico mondo delle storie narrate.
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Concordo pienamente.