Da qualche anno anche nel nostro Paese si sente parlare di Lotus Birth. Per chi ancora non avesse idea di cosa sia, si tratta di un modo “diverso” di concepire la nascita, definito anche come nascita dolce.
Infatti una volta nato il bambino non viene tagliato il cordone ombelicale, ma dopo che viene espulsa anche la placenta, questa viene adagiata accanto al piccolo e si attende che il distacco del cordone avvenga in modo naturale, per essiccamento.
Perché si pratica la Lotus Birth
Il motivo principale è che si pensa, o almeno questo è quello che asseriscono i sostenitori di questo tipo di nascita, che lasciare bambino e placenta uniti sia un vantaggio per il piccolo che non verrebbe traumatizzato dal taglio.
Attenzione però, non si parla di fatti dimostrabili con numeri o prove scientifiche, ma più di quella che si potrebbe definire una filosofia della nascita, la quale contempla il fatto che la placenta emani delle energie positive che vengono trasmesse al bambino nel tempo, fino al momento in cui il compito della placenta sarà esaurito e si sarà essiccata.
Cosa ne pensa la comunità scientifica
La comunità scientifica, come del resto accade molto spesso per tutto quello che non è convenzionale, guarda con diffidenza questo tipo di approccio.
Da una parte ci sono molte ostetriche che lo sostengono, dall’altra il Royal College of Obstetrician and Gynaecologists ne mette in luce alcuni aspetti potenzialmente pericolosi, come il rischio di eventuali infezioni batteriche. Ora, come sempre la verità sta nel mezzo. Se da una parte è vero che sia il bambino che la placenta una volta abbandonato il corpo materno non sono più sterili, dall’altra è anche vero che la placenta va trattata col sale e che il cordone, una volta essiccato, difficilmente trasmette infezioni.
Resta però il fattore igienico, la difficoltà di maneggiare bambino e placenta, che andrebbe messa in un recipiente, trattata col sale e profumata con degli oli essenziali. Insomma, non è certo una cosa semplice e alla portata di tutte, soprattutto a fronte dei supposti vantaggi che non sono poi così evidenti.
In natura che accade?
In natura gli animali mangiano la loro placenta, lo fanno soprattutto per riprendere energie e per evitare che eventuali tracce di sangue possano attirare dei predatori.
Ma allora, evidentemente, non è una cosa così indispensabile. Voi che ne pensate?
Il video della settimana
a proposito di donazione di cui tanto si parla, si tratta di prelevare il sangue che è destinato al bambino.
Se le comunicazioni fossero chiare e oneste si deve dire “sangue neonatale”.
Gli organi del neonato ne hanno sicuramente bisogno, il suo cervello ne ha sicuramente bisogno…
Ma se queste staminali sono tanto preziose, perché non le lasciamo al legittimo proprietario?
Oppure è meglio privarlo e poi rendergliele quando si ammala?
In tutto ciò, personalmente rispetto ogni libera scelta, se debitamente valutata con gli approfondimenti dovuti.
Non si tratta di donazione del cordone. Leggete l’articolo. Si tratta di non staccare il cordone dalla placenta. Il bimbo resta con cordone e placenta attaccati ( tenuti in un contenitore al seguito del neonato, trattati con sale e oli essenziali per mascherare gli odori e facilitare il disseccamento ) finchè non si staccano da soli.
Io Nn ho potuto fare la donazione x vari motivi x cui il mio piccolo ha tenuto il cordone Attaccato fino al distacco naturale. Cioè finché Nn ha finito di pulsare
Eleonora questo avevi fatto?
Si ☺️
http://www.lotusbirth.it/benefici.html
non sarà un pochino esagerato?
Mi fa un po’ impressione questa cosa!
Mai pensato che chi lo vorrebbe fare nn può xk costa un botto?
Se parli di donare le staminali non costa un botto. Lo fanno nei grandi ospedali. Quello che costa è conservarle privatamente in banche estere.
X esperienza personale posso dirti che qui al sud nn esistono ospedali parlò della Calabria nn si può partorire certo nei pochissimi centri ospedalieri pub. Avrei voluto ma nn mi è stato possibile e cm me tante altre mamme da gran parte della NS penisola
Sì ma anche se fossi riuscita sarebbe stato comunque gratis donarle, è tutto a carico del ssn. Che poi ci siano poche strutture che permettono di farlo quello sicuro.
Certo bisogna essere fortunate anche su qst
Io ho fatto la donazione libera e non ho speso soldi
Perché nella tua città di apparenza era TT a carico del SSN…io a kr avrei dovuto pagare il personale della regione Lazio con relativo mezzo di trasporto il più vicino alla mia regione ma si sarebbe potuto conservare ben poco lo dico per certo perché non solo ho chiesto al mio ginecologo ma anche a mia cugina che è biologa
Peccato! Pensa i bambini che ne hanno bisogno😒
Ci tenevo tanto purtroppo non ho avuto neanche la possibilità economica di poterlo fare
Io sto a Trieste e il centro più vicino è Padova. Sarebbero venuti a prenderlo a spese loro. È assurdo che pretendano di farti pagare!!!
Comunque non si parla di donazione o conservazione del cordone per le staminali, l’articolo parla di quei bambini che nascono e rimangono attaccati al cordone (e quindi anche placenta) finché non si staccano da soli (quindi qualche giorno).
Mai pensato che con la donazione del cordone si possono salvare dei bambini?
Sbagliato! Il cordono potrebbe salvare delle vite se viene tagliato subito dopo l’espulsione, cioè,non si aspetta che smettesse di pulsare. È questo comporta dei rischi al neonato, che attraverso questo cordone riceve ancora ossigeno.
Io l ho fatto e ti assicuro che mio figlio sta benissimo