Madre e figlia

Madre e figlia camminano mano nella mano in una villa. E mi sono sembrate perfette.

Come due pezzi di un mosaico.

Come la cioccolata con la panna.

Con il sole a tramontare.

Come il sale e il mare, il giorno e la notte, il freddo e il caldo.

Come un abbraccio d’amore interminabile.

Come un mondo che ha trovato il suo scopo.

Come di una grazia ricevuta.

Madre e figlia a piedi scalzi.

Passi corti e passi lunghi.

Sincrone eppure asincrone.

Indipendenti e libere. Eppure legatissime.

Come un arbusto e le sue radici.

Come un’onda e la sua acqua.

Già donne eppur bambine.

Profumate di fiori intorno.

Morbide e dolci come un bacio di labbra.

Come una goccia fresca di acqua.

Senza dirsi nulla.

Camminano leggere.

Come un soffio lieve.

Verso un domani sconosciuto.

Di un futuro lieto

E si vede in loro già tutta la vita che viene.

Tutte le loro speranze sono raccolte nel laccio dei capelli.

Nel sorriso dei loro occhi.

Madre e figlia e capelli sciolti.

Nove mesi in un corpo solo.

Sempre insieme, sempre accanto.

Prima il seno. Ora la mano stretta ad unirle.

Forti. E dure. Piccole e grandi.

Dure e tenere.

Salterellano vicine.

E nonostante le enormi fatiche, gli sforzi grandissimi per arrivare a tutto questo, non si sentono dolori.

Non si vedono ferite.

Non si leggono stanchezze.

Non c’è rancore.

C’è solo la felicità appagata di una madre. Quella tenera e innocente della figlia.

C’è una forza misteriosa che le guida entrambe.

Che le ha sempre guidate. Anche se nessuno gli hai mai spiegato come fare.

È la natura delle donne. La natura delle madri.

È la loro vita.

Non è semplice. Non è mai stata semplice per una madre.

Ma loro vanno avanti.

Ed una luce radiosa si staglia tra gli alberi.

La speranza si rinnova.

La vita va avanti.

Madre e figlia.

Spettacolo della natura.

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