Mamma casalinga o mamma lavoratrice? E’ un eterno dilemma senza risposta e soprattutto senza “vincitrici”. C’è chi parteggia assolutamente perché le mamme facciano le “mamme e basta”, e c’è chi dice invece è convinto che una mamma è donna prima di tutto, e che quindi deve avere la sua indipendenza, anche economica, al di là dei figli.
Vero è che ogni mamma è il punto di riferimento per il proprio bambino, sia che rimanga sempre con lui, sia che lo veda solo poche ore al giorno. Come si dice, non conta quanto tempo si condivida i figli, ma il “come” si stia con loro. Il famoso “tempo di qualità” è quello che serve davvero ai bambini, che fa crescere protetti, amati e sicuri di sé.
Ognuno di noi può avere la propria opinione a riguardo, parteggiando per le mamme a tempo pieno o per le mamme lavoratrici. Per chiarirsi un po’ le idee e valutare i pro e i contro di entrambe le scelte, leggete la bellissima lettera che Carolyn Ee, medico di Melbourne specializzata in medicina alternativa, ha scritto sul suo blog. Di seguito, la traduzione in italiano.
Cara mamma casalinga,
alcune persone si chiederanno cosa fai tutto il giorno a casa, ma io lo so perché l’ho fatto anch’io per un periodo.
So che fai un lavoro gratuito, spesso poco gratificante, che inizia nel momento in cui ti svegli e spesso non finisce neppure quando vai a dormire. So che lavori nei fine settimana e durante la notte, e non si può dire esattamente quando finisca la tua giornata lavorativa o la tua settimana di lavoro. So che le soddisfazioni sono belle ma poche.
So che raramente puoi rilassarti prendendo una tazza di caffè o di tè. So che la tua attenzione è sempre al massimo, spesso deve suddividersi in più compiti alla volta e non riesci a finire una cosa che devi subito iniziarne un’altra.
So che probabilmente non ti riposi mai, neppure quando sei da sola in casa, tranne forse se hai un neonato che dorme ancora durante il giorno.
So le sfide a cui sei chiamata quotidianamente, spesso te le devi gestire da sola, senza nessun aiuto o supporto da parte di nessuno. Parlo dei capricci dei bambini, dei tentativi di togliere il pannolino, delle battaglie con lo svezzamento, del cibo sul pavimento, dei disegni sul muro, della rivalità tra fratelli, del bimbo che sembra non voglia mai smettere di piangere.
So che il lavoro sembra incessante, un cerchio senza fine: vai a fare la spesa, prepari i pasti, cerchi di dare da mangiare a tuo figlio, pulisci il pavimento, lavi i piatti e ripeti tutto da capo dopo qualche ora… Conosco il tuo desiderio di avere anche solo un’ora per te stessa, per pranzare in pace o fare un pisolino nel pomeriggio. So che spesso ti chiedi se ne vale la pena, e provi invidia verso le tua amiche che fanno la pausa caffè al lavoro.
So che a volte capita che il tuo compagno torni a casa dopo il lavoro e voglia solo rilassarsi, proprio quando tu avresti bisogno maggiormente di una pausa, e questo può farti piangere.
So che sei spesso incompresa, e molti non apprezzano e non capiscono gli sforzi e le difficoltà di far crescere dei bambini piccoli da sola; ti immaginano passare tutto il giorno sorseggiando caffè mentre i bambini giocano tranquilli.
So che ti manca la tua indipendenza economica. So che a volte sorridi ma a volte ti infastidisci quando gli altri sono felici che sia finalmente venerdì, perché per te ogni giorno è uguale: non c’è venerdì, non c’è pausa sul lavoro. So anche che molti non pensano che il tuo sia un vero lavoro, semplicemente fai un lavoro non pagato a casa.
Cara mamma casalinga, non so come tu faccia. Ammiro la tua infinita pazienza, la tua capacità di affrontare ogni giorno e portare gioia nella vita dei tuoi figli anche quando ti sfiniscono. Ammiro la tua dedizione nell’essere una presenza costante nella loro vita, non è sempre facile. Ammiro il modo in cui lavori senza aspettarti nessun riconoscimento, promozione, gloria, stipendio. So che vuoi che i tuoi figli si sentano importanti e amati, e cara mamma a tempo pieno, lo fai nel migliore dei modi.
Voglio solo che tu sappia che ti capisco, siamo entrambe mamme e lo so.
Con affetto dalla trincea. Una mamma lavoratrice
Cara mamma lavoratrice,
so che a volte sei giudicata dagli altri perché lasci che altri curino i tuoi figli mente sei al lavoro. Alcune persone insinuano che tu non ami i tuoi bambini tanto quanto le mamme a tempo pieno, e che per i bambini sia meglio stare a casa con le loro mamme.
Come possono dire queste cose di te? So che ami i tuoi figli come qualsiasi altra mamma. So che tornare al lavoro non è stata una decisione facile, e hai ben soppesato a lungo i pro e i contro di avere un figlio. E’ stata una delle decisioni più importanti della tua vita. Ci pensavi già quando andavi a scuola.
Ti vedo ovunque. Sei un dottore che si prende cura dei miei figli quando sono malati. Sei l’allergologo che ha diagnosticato l’allergia alle noccioline a mia figlia. Sei il fisioterapista che mi cura il mal di schiena. Sei il contabile che mi calcola le tasse e i rimborsi. Sei la maestra di scuola di mio figlio, il direttore dell’asilo, l’insegnante di ginnastica di mia figlia, l’agente immobiliare che ci ha venduto la casa.
Che mondo sarebbe se tu non fossi stata lì per noi? Se fossi stata schiacciata dalla pressione di quelli che insistevano dicendo che il posto di una mamma è a casa?
So che hai valutato ogni possibilità per adattare il lavoro alla famiglia. So che ti alzi un’ora prima degli altri solo per poter fare degli esercizi in pace. So che hai dovuto affrontare degli incontri di lavoro dopo essere stata sveglia tutta la notte con tuo figlio.
So che quando torni a casa alla sera comincia il tuo “secondo turno”. Spesso la gente non capisce che tu lavori e porti avanti la casa allo stesso tempo.
Torni a casa, cucini, fai il bagnetto ai bambini, leggi loro delle storie. Gli rimbocchi le coperte e gli dai il bacio della buonanotte. Paghi le bollette, vai a fare la spesa, fai il bucato e lavi i piatti, come fanno tutte le mamme.
So che ti senti spesso colpevole per non aver abbastanza tempo per i tuoi figli, così sacrifichi il tuo tempo libero. So che non ti prendi un giorno libero quando i bambini sono all’asilo. So che accetti che per ora il tuo tempo libero è quello che passi al lavoro. So che quando lavori non sprechi neppure un minuto. So che mangi in ufficio, non esci per il caffè e mostri dedizione completa e concentrazione massima, perché dopo tutto hai scelto di tornarci e vuoi restarci.
So che hai scelto oculatamente chi cura i tuoi figli, so che passi molti giorni a casa a curarli quando sono malati ed è un sacrificio che si paga. So che segretamente ami anche questi giorni, perché in fondo sono quelli in cui puoi stare di più con i bambini.
So che a volte ti senti colpevole per non esserci sempre. Cara mamma lavoratrice, lo so. Stai dando però un esempio meraviglioso ai tuoi figli. Gli stai mostrando che una donna può avere una carriera, contribuire in qualche modo alla famiglia fuori dalle mura domestiche e rimanere comunque una madre amorevole. Stai dando prova a tua figlia che potrà fare quello che vorrà della sua vita. Mostri forza, caparbietà, devozione, tenacità e fai tutto con gioia e amore.
Voglio solo che tu sappia che ti capisco perché siamo entrambe mamme.
Con affetto dalla trincea. Una mamma casalinga
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Buonasera sarei felice avere un sussidio sono una casalinga con tre figli piccoli e uno stipendio piccolo nn basta grazie aspetto una risposta.
Sempre più sodisfatta della scelta di fare la mamma casalinga… Il tempo che passo con i miei bimbi è ineguagliabile …
Cara mamma casalinga,una mamma lavoratrice fa esattamente quelli che fai tu ,ed in piu lavora. Tutto qua.
Preferirei mamma lavoratrice