Quella di Anna è una storia che va raccontata, perché dimostra come le sofferenze ed il dolore vissuti sulla propria pelle possono essere di aiuto per altre persone. Anna per diversi mesi ha combattuto al fianco del figlio, colpito da un brutto male, all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Ha vinto la sua battaglia, ma in quell’ospedale ha deciso di tornarci come volontaria.
Il calvario di Anna
Anna racconta che nel 1996 suo figlio tredicenne, fino a quel momento sanissimo, fu colpito da leucemia mieloide acuta. Un colpo che avrebbe tramortito un toro, ma Anna riuscì a trasmettere la sua forza al figlio, che dopo diversi cicli di chemio e complicate operazioni sconfisse la malattia.
Ora il figlio ha 33 anni, sta benissimo ma non ha intenzione di rimettere piede in ospedale.
Condividere il dolore per alleviarlo
Nonostante tutte le sofferenze che le ricorda quel posto, Anna invece ha deciso di tornare in ospedale come volontaria. Racconta infatti che proprio i volontari le diedero la forza di combattere al fianco del figlio per sconfiggere la malattia.
Si sente quindi in debito, ed oggi Anna è diventata volontaria, accoglie i bambini, gioca con loro e parla coi genitori, spingendoli a condividere il loro dolore per trovare un pizzico di sollievo.
Il video della settimana
Ho vissuto la malattia di mio fratello insieme a mia madre..lui morí tra le sue braccia e lei,grande donna,é andata avanti insegnandomi che un dolore cosi grande ti aiuta ad essere piú forte!mio fratello rivive in mio figlio che illumina la vita della mia famiglia intera.. <3
Dio che tristezza.