In vacanza si ha più voglia di fare strappi alla regola, anche sull’alimentazione.
Più gelati per tutti, mangiate all’aria aperta, aperitivi nemici delle calorie. Lo street food è la nuova moda: si mangia in strada ciò che offre la città, in totale libertà e con quel piacevole senso di novità che porta spensieratezza, anche per le famiglie.
Mangiare fuori casa: attenzione ai bambini
Per quanto bello, attenzione a una cosa: con un bambino non si può sgarrare con l’alimentazione.
A prescindere dalla sua età, ha bisogno di mangiare a orari regolari, di non saltare pasti, di consumare piatti nel pieno rispetto dell’igiene.
Una mamma deve sapere che suo figlio dovrà mangiare insieme a lei, in giro per le piazze o in spiaggia, ma dovrà pensare che non tutti i cibi fuori casa sono perfetti e adatti all’età del figlio.
Cibi adatti per mangiare fuori casa
Durante lo svezzamento, è ovvio che il bambino non potrà assaggiare quello che mangiano gli adulti in giro. Anche se i bambini sono più grandi, dai 2 ai 3 anni, per quanto lo street food non sia dannoso, è sempre meglio che una mamma sia organizzata con il cibo per suo figlio.
In giro bisogna avere sempre una borsa termica per il bambino: se si è in auto va bene anche tenerla al fresco senza portarla con sé per ogni passeggiata. Dentro ci devono essere dei cibi salva vita, ideali per ogni pasto: crackers secchi, pancarrè, grissini. Vanno bene anche i formaggini da spalmare che piacciono tanto ai bambini, frutta tritata o in pezzi, yogurt. Per i cibi che devono essere conservati in frigo, bisogna consumarli entro due/tre ore; per quelli secchi come biscotti o pane non ci sono problemi: possono stare nella borsa termica per più tempo.
Questo non significa che i bambini non possano condividere con gli adulti nuovi sapori. Per esempio una mamma che compra le polpette di patate può darle al figlio togliendo la parte impanata che è fritta, ma può fare assaggiare tutto il composto all’interno fatto di purea.
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