Le nostre giornate con i figli sono fatte di tanti momenti diversi.
Ci sono quelli in cui tutto avviene di corsa perché siamo in ritardo per la scuola o per il lavoro, ma poi ci sono anche quelli per andare più lenti e stare assieme tranquillamente.
Ci sono momenti per divertirsi e giocare, e quelli per risistemare i giochi sparsi in tutta casa.
Ci sono poi momenti in cui siamo più severi e quelli in cui le regole per fortuna non hanno alcuna importanza.
Ci sono i momenti per i pannolini, le cacche, le pipì, le lavatrici e i piatti sporchi.
Momenti di farmacie, dottori, febbri, termometri, vomiti e stracci a terra.
Ci sono ovviamente anche momenti di stanchezza. Quelli che se avessimo due secondi tutti per noi dormiremmo pure sul bidet. Con l’acqua aperta. Fredda.
Ma poi ecco apparire quei momenti magici ed irripetibili che non vorremmo perderci per niente al mondo.
Quelle istantanee che toccano il cuore illuminandoci la vita.
Sono i sorrisi dei nostri figli quando ci vedono arrivare la sera.
Sono gli abbracci nella notte fonda, quando esausti ci addormentiamo accanto a loro.
Sono le lacrime di gioia quando li vediamo nascere.
Gli odori dei lori piedini a chilometri zero.
E’ la manina che ci stringe il dito la prima volta.
Sono i loro abbracci travolgenti.
Quei loro slanci d’affetto puro.
Linfa d’amore vitale.
Eccoli esplodere in una tenerezza incantata.
Eccoli osservare il mondo con i loro occhi nuovi.
Sbalordirsi per il sole.
Per la luna .
Gioire per un mare ed un prato.
Ecco quel loro abbandonarsi a noi.
Senza paure.
Senza reticenze.
Ecco la gratitudine che si legge nei loro sguardi.
Per essergli accanto.
Per stringerli vicino.
Per farli sentire protetti.
La stessa gratitudine che hanno avuto i nostri genitori da piccoli.
E dei nostri nonni.
E i bisnonni che furono in Francia, e trisavoli prima ancora in Portogallo attraversare un oceano.
E prima ancora erano nelle Indie.
E ancora dietro nel tempo erano un animale.
Un leone.
Un pesce.
Erano la terra.
La luce.
Il cielo.
Lo spazio immenso.
L’abbraccio dei nostri figli diventa allora l’abbraccio dell’universo intero.
Il loro bacio quello dell’infinito che si poggia docile sulle nostre guance.
Sono momenti magici.
Momenti che non hanno una data precisa.
Sono ieri.
Sono oggi.
Sono i domani.
Sono i momenti che per nulla al mondo potremo mai dimenticare.
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