Morte di Giulio Regeni: parla il fratello di Valeria Solesin

All’indomani della morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo, sente il bisogno di esprimere la propria solidarietà ai familiari del giovane Dario Solesin, il fratello di Valeria, l’unica vittima italiana della strage del Bataclan del 13 novembre scorso, durante gli attacchi terroristici di Parigi. Giulio, lo ricordiamo, è stato rinvenuto cadavere in un fosso, con ecchimosi e segni di tortura sul corpo.

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“So cosa vuol dire”

Dario ha voluto immediatamente far sapere ai genitori di Giulio che lui sa cosa vuol dire perdere un familiare in un modo così atroce.

Del resto le analogie tra Giulio e Valeria sono davvero molte: entrambi ventottenni, entrambi eccellenti studenti, entrambi all’estero per un dottorato (Valeria in demografia alla Sorbona e Giulio in Studi mediorientali all’Università di Cambridge).

Inevitabilmente per Dario apprendere questa notizia  ha significato rivivere la tragedia legata alla morte della sorella.

Il sostegno degli altri è fondamentale per sopravvivere

A detta del giovane, il sostegno ricevuto da amici e sconosciuti è stato fondamentale per non abbattersi; proprio per questo motivo vuole a comunicare la propria vicinanza ai genitori di Giulio, facendo sapere loro che:All’inizio vedi tutto buio, tutto nero, ma poi capisci che la vita deve andare avanti”. 

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